Durante l’assemblea civica del 5 dicembre scorso, il primo cittadino si è espresso a favore di un centro SPRAR (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) a Lonate Pozzolo, suscitando reazioni sorprese da parte dei presenti, Sindaco di Ferno e segretario della Lega Nord di Lonate compresi, evidentemente non a conoscenza dell’iniziativa del sindaco.
Al Sindaco è già stata manifestata pubblicamente la contrarietà della Lega Nord, partito in cui milita il Vicesindaco.
Da parte nostra, abbiamo apprezzato moltissimo l’idea e vogliamo esprimere il nostro totale sostegno a Rivolta, assicurando sia il voto favorevole alla proposta, sia la massima collaborazione anche in termini concreti di partecipazione attiva alla realizzazione di questo progetto.
Attualmente a Lonate Pozzolo esiste un CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria) gestito dalla società Segeca Management Srl, che si è aggiudicata il bando prefettizio e che dovrebbe occuparsi di gestire al meglio i rifugiati ospitati in due differenti strutture. Il condizionale è d’obbligo dato che, anche a fronte di un piccolo dibattito, quasi un battibecco, durante la serata dell’assemblea, qualche dubbio è sorto.
Quali sono, in sintesi, le differenze tra CAS e SPRAR?
I Centri di accoglienza straordinaria (CAS) sono strutture create per accogliere i richiedenti asilo che arrivano in Italia. Si definiscono “straordinari” perché dovrebbero essere delle strutture temporanee ed emergenziali, complementari al sistema di accoglienza strutturale e ordinario.
Nella realtà però la situazione viene gestita in maniera emergenziale e i CAS sono le strutture più diffuse per l’accoglienza.
L’accoglienza presso i CAS viene gestita tramite bandi prefettizi affidando ai soggetti aggiudicatari la totale gestione dei rifugiati.
Il Comune dove il CAS viene insediato non viene interpellato preventivamente.
Inoltre non c’è limitazione del numero di persone accolte nel CAS.
L’insediamento di un centro SPRAR è invece concordato con il Comune. Le persone che possono essere accolte sono al massimo il 2,5‰ della popolazione. Per Lonate si tratterebbe pertanto di 30 persone al massimo.
La gestione è condivisa tra ente gestore e amministrazione comunale, con l’ulteriore beneficio della possibilità di gestire servizi aggiuntivi utilizzabili non solo dallo SPRAR ma da tutti i cittadini, per esempio con risorse e personale qualificato a disposizione di tutti.
Lo SPRAR è, a nostro avviso, il sistema migliore per gestire i flussi e favorire integrazione, accoglienza e sviluppo sociale, con maggiori vantaggi quando si riesce a sviluppare un sistema che coinvolga anche più di un’amministrazione. Gli esempi di SPRAR realizzati con successo in questo senso sono numerosi.
Ribadiamo perciò che il Sindaco non resterà solo nel portare avanti questo progetto, ma avrà il nostro pieno e totale appoggio per poterlo realizzare il più velocemente possibile.
Democratici Uniti

