Dimissioni inevitabili

Tutti sono innocenti fino alla sentenza di giudizio, ma i fatti illustrati ieri dalla Procura di Busto Arsizio, suffragati dalle frasi che emergono dalle intercettazioni, non lasciano molto margine a chi volesse scagionare il sindaco dalle accuse mossegli.

Dalle notizie lette ieri emerge un modus operandi che lascia sconcertati, una ragnatela di interessi familiari che ha colpito e danneggiato tutti i lonatesi solo per vantaggio economico e personale.

E’ inaccettabile l’ipocrisia di chi non ha perso occasione di ergersi a paladino della legalità mentre cercava un modo di liberarsi della presenza di onesti funzionari che non volevano avallare un tale sistema corruttivo.

E’ inaccettabile l’arroganza con cui si riteneva di avere il diritto di prendere decisioni con l’esclusivo obiettivo di riempirsi le tasche, spacciandolo invee per genuina vocazione alla tutela del bene comune.

Siamo profondamente grati ed esprimiamo una grande ammirazione a coloro che hanno permesso di far emergere la verità: sia le forze dell’ordine che hanno efficacemente indagato, sia chi ha coraggiosamente denunciato e testimoniato mantenendo la propria onestà senza piegarsi.

Lo scorso mese di marzo avevamo presentato un’interrogazione sulla sostituzione del Comandante di Polizia Locale esprimendo dubbi sulle reali motivazioni della decisione e timore che analoghi provvedimenti potessero colpire altri uffici. L’interrogazione poneva quesiti che hanno avuto finalmente risposta ieri nella conferenza stampa della Procura. Ci sarebbe anche da chiedersi quanto il sindaco di Ferno Cerutti, che ha condiviso il provvedimento, fosse consapevole delle reali motivazioni che hanno portato alla sostituzione della dottoressa Fossati.

Sono anni che parliamo di un conflitto di interessi quantomeno etico nella posizione di Rivolta, prima come assessore all’urbanistica e poi come Sindaco.
E’ interessante oggi rileggere il giuramento di inizio mandato, con tanto di lapsus freudiano: “… un uomo libero, non ritengo più di avere conflitti di interessi, non ritengo, non li avevo neanche prima …”.
Tante volte ci si è interrogati sulla legittimità di una posizione che, pur non riscontrando violazioni formali alla norma, si presentava al limite del lecito e tante volte siamo stati rassicurati.
Ieri è emerso un sistema di malaffare incredibile, che si sospettava ma che era assurdo potesse essere reale.

Il silenzio della maggioranza oggi è assordante. Leggere che l’assessore all’urbanistica Marino ritiene l’accaduto un fulmine a ciel sereno dimostra un’incapacità sconcertante di capire quello che stava succedendo nell’ufficio di sua responsabilità.

Infine non è accettabile che il sindaco non abbia ancora fatto pervenire le sue dimissioni, un atto dovuto verso la collettività di Lonate, che aspetta solo un soffio d’aria nuova.

3 pensieri riguardo “Dimissioni inevitabili”

  1. Penso sia urgente la presentazione di una mozione che chiama l’intero consiglio comunale (dunque i singoli consiglieri) a rassegnare le proprie dimissioni. Un atto che non attende le dimissioni del Sindaco (che sarebbero doverose e inevitabili) ma che ne determinano la sfiducia e la cacciata.

    1. Donato, sono d’accordo con la tua proposta.
      Rispetto la presunzione di innocenza e non entro nel merito del procedimento penale, ma è indubbio che un’indagine come questa (che porta all’arresto del Sindaco e alle ordinanze cautelari nei confronti del Segretario Comunale e del Comandante della Polizia Locale) abbia delle pesanti ricadute politiche.
      All’amministrazione sono richiesti livelli di correttezza e di trasparenza che vanno ben oltre il livello penale e solo le dimissioni dei consiglieri possono a questo punto rappresentare un segnale di rottura con quella logica di interessi e di connivenze che emerge dalle intercettazioni e dagli atti dell’inchiesta.
      In assenza delle dimissioni del Sindaco, l’invito diventa ancor più pressante!
      Le dichiarazioni che parlano di “fulmini a ciel sereno” ieri erano ridicole e oggi sono insostenibili: l’effetto sorpresa non può certo essere un alibi per continuare a sostenere questa amministrazione.

  2. E’ sconcertante che il Comune di Lonate Pozzolo assurge alle cronache nazionali solo per fatti di cronaca di questa natura se non anche peggio (operazione nel 2010 della Dda denominata “Bad Boys”).
    E’ sconcertante inoltre l’affermazione del sostituto procuratore della repubblica di Busto Arsizio che in conferenza stampa ha denunciata la rassegnazione dilagante nella comunità lonatese, per quanto a sua conoscenza a seguito delle indagini svolte, sulla inevitabilità dell’approccio affaristico-clientelare delle relazioni con le istutuzioni. Da ciò ne deriva che un profondo recupero del senso civico in senso lato ma in particolare nella relazione cittadino-istituzione comunale, sia un lavoro arduo e imprescindibile per chiunque si porrà alla testa di una nuova amministrazione comunale.

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