



Lunedì si parlerà di masterplan di Malpensa nella commissione tecnica convocata alle ore 18 in sala civica.
Sarà interessante avere la possibilità di confrontarsi con SEA su alcuni aspetti critici che emergono esaminando la documentazione relativa alle linee guida del nuovo masterplan di Malpensa presentate lo scorso novembre 2015.
Tralasciando gli interventi contrassegnati nell’immagine sottoriportata dai numeri 1, 3 e 4 (modifiche alle vie di rullaggio, ai piazzali di sosta per gli aeromobili, ai parcheggi per le autovetture e alle palazzine uffici), il clou previsto per lo sviluppo aeroportuale riguarda la cargo city.
Il piano è stato già presentato ai sindaci della zona di Malpensa enfatizzando il fatto che di terza pista non si parlerà fino al 2030, però resta preoccupante l’espansione verso sud, a inglobare una consistente fetta di territorio lonatese.
L’obiettivo è, testualmente, ottenere “nuovi sviluppi verso sud (acquisizione aree esterne, ampliamento piazzale e connessione con le infrastrutture esistenti, nuovi edifici, …)”.
Certo, rispetto al progetto iniziale l’impatto sull’area di via Gaggio è inferiore e si afferma addirittura che viene salvaguardata una parte importante della brughiera e il tracciato di Via del Gaggio, ma resta il fatto che l’aeroporto va a invadere e contaminare un’area attualmente patrimonio della nostra comunità.
Nell’immagine sottoriportata si vede come si è intenzionati a spostare la Via Molinelli per ampliare l’area cargo (piazzale e capannoni).
Perché non usare l’area già all’interno del sedime (contrassegnata come “sviluppi infrastrutturali futuri”)?
Forse perché costruzioni in quell’area potrebbero dare fastidio alla terza pista, che si intravede tratteggiata in basso a destra?
Le notizie dell’ultima ora informano che DHL è pronta a creare un nuovo hub merci nell’aeroporto di Malpensa: dove si insedierà?
Nelle aree già all’interno del sedime aeroportuale oppure si partirà subito con l’espansione a sud?
Resta il fatto che l’impressione è che questi interventi non siano altro che una testa di ponte per espansioni future dell’aeroporto a cui, a quel punto, difficilmente si potrà dirsi contrari.
Sul sito del Comune di Lonate Pozzolo è riportata la notizia della convocazione della Commissione Lavori Pubblici, Urbanistica, Gestione Territorio ed Ecologia che si svolgerà lunedì 15 Febbraio 2016 alle ore 18.00 presso la Sala Polivalente del Monastero S.Michele.
L’ordine del giorno è il seguente:
Come di consueto si ricorda che la cittadinanza è invitata a partecipare dal momento che la seduta è pubblica.
Null’altro si dice e allora la domanda sorge spontanea: è questa la tanto attesa serata in cui il presidente di SEA Modiano verrà a Lonate a illustrare il Master Plan?
L’appuntamento, previsto per fine gennaio / inizio febbraio, è stato annunciato dal sindaco Rivolta solennemente e con orgoglio durante un Consiglio Comunale e riportato dalla stampa con grande risalto. Una serata in cui la cittadinanza potesse intervenire e confrontarsi sul futuro del proprio territorio con l’ingombrante ospite che è l’aeroporto.
Innanzitutto la “serata” è un tardo pomeriggio alle 18, orario forse un po’ scomodo per chi lavora fuori paese.
E poi non viene citata in alcun modo la presenza di SEA!
Magari il dubbio può venire a chi si ricorda di aver letto la notizia un paio di mesi, ma come annuncio pubblico dell’incontro con la società di gestione non è un po’ troppo criptico e misterioso?
Un indizio in più che questa sia la serata annunciata è l’avviso di convocazione della Commissione inviato ai consiglieri comunali: lì si dice testualmente “Data l’importanza dell’argomento si chiede la presenza di tutti i Consiglieri Comunali.”.
Forse si voleva fare una sorpresa?
Ad una settimana dall’incontro dei Sindaci dell’area Malpensa con il Presidente della Regione Maroni, tenutosi a Lonate, torniamo a fare il punto della situazione. Ieri sera, infatti, è stato convocata una conferenza dei Capigruppo sull’argomento.
Al di là delle notizie che, nel frattempo, erano uscite a mezzo stampa, sono emerse alcune considerazioni che riguardano il MasterPlan e le Aree Delocalizzate.
Per quanto riguarda il primo, in sostanza SEA non ha intenzione di procedere sul fronte “terza pista” almeno fino al 2018, almeno stando ai piani industriali. Questo non significa, aggiungo io, che si sia abbandonata questa strada. I piani industriali, si sa, si cambiano anche in fretta, se si ravvede un minimo di ripresa economica o di aumento del traffico aereo, almeno tale da «giustificare» un ipotesi del genere. Terremo quindi la guardia ben alta sull’argomento, che, come già detto, riguarda ben da vicino Lonate e il suo territorio. Per quanto ci riguarda, rimane sempre deciso e secco il nostro NO alla terza pista, per i motivi già più volte discussi.
Riguardo alle aree delocalizzate, è ancora in corso la trattativa regionale che prevede lo stanziamento di 3,9M€ per le demolizioni, che sono però «lordi» e si ridurrebbero a circa 2,4M€ utilizzabili realmente. Questa cifra servirebbe, purtroppo, a demolire solo il 54% dei fabbricati, in attesa di reperire altri fondi o individuare altre soluzioni. Alla nostra domanda su chi decide quali fabbricati abbattere, ci è stato risposto che spetta al Comune scegliere, e che verranno individuate delle aree omogenee.
Sul fronte locale, pare che sia stata chiesta l’applicazione dell’IRESA, una tassa sull’inquinamento ambientale, prevista a livello nazionale, ma applicata attualmente solo da Fiumicino. Sperando che non faccia la fine della tassa sul passeggero che doveva aiutare le popolazioni locali e che poi è stata incamerata e quasi azzerata dai trasferimenti statali.
Sarebbero stati chiesti anche valutazioni sulla possibilità di usufruire di alcuni servizi dell’Aeroporto, in compensazione, come il teleriscaldamento per gli uffici comunali e le scuole (ipotesi, aggiungo ancora personalmente, che prevederebbe comunque una alta spesa di impianto, con benefici tutti da valutare).
Si è parlato poi della situazione econonomica e aziendale che sta attraversando SEA, con gli sviluppi che stiamo leggendo in questi giorni, come la bocciatura del referendum per il passaggio alla nuova Airport Handling, fatti che sono ancora in evoluzione.
A quanto pare sembra che questo sia stato solo uno di altri incontri che la giunta regionale ha intenzione di svolgere, con l’intenzione di accorpare i vari tavoli di discussione con un «tavolo unico» periodico. Abbiamo ribadito l’importanza della partecipazione popolare a queste discussioni, mediante conferenze pubbliche, o quantomeno con la partecipazione della giunta Comunale, ma ci è stato fatto capire che questa modalità non è gradita, ufficialmente per questioni logistiche e/o di sicurezza. Ribadiamo la necessità di mantenere sempre informati i cittadini sugli sviluppi di queste vicende, e quindi chiederemo ancora di poter partecipare, o quantomeno avere un rapporto dell’accaduto, in un ottica di trasparenza e partecipazione.