Approda anche a Lonate Pozzolo, con notevole ritardo rispetto alla discussione già avvenuta in parecchi comuni e in Regione Lombardia, la mozione sulla fantomatica teoria o ideologia del gender.
Una teoria definita correttamente “truffa culturale” dal Ministro della Pubblica Istruzione Giannini. Una teoria che esiste solo nella mente di chi vi si oppone, creata ad arte per suscitare paura e confusione.
La mozione presentata a Lonate Pozzolo da Armando Mantovani, per il tramite del forse inconsapevole Consigliere Migliorin non è altro che il solito tributo che la Giunta lonatese deve pagare alla Lega. Il capogruppo di maggioranza appone la sua firma su testi preparati da altri, non certo a livello comunale, e si fa paladino delle battaglie di altri.
Invece di pensare ai reali problemi delle persone (lavoro, casa, necessità sociali, …), invece di occuparsi di ciò che è di effettiva competenza comunale, si dà retta ai falsi problemi di chi ha deciso di agitare e preoccupare l’opinione pubblica creando problemi inesistenti per poi ergersi a salvatore della patria.
I toni poi sono estremamente preoccupanti. Si parla di censura, di eliminare libri dalla biblioteca (ricorda qualcosa un rogo di libri?), di fare piazza pulita dei libri che trattino argomenti diversi da quelli che garantiscono un’educazione “naturale e tradizionale” (e questo cosa vorrebbe dire?).
Si parte da premesse false e mal circostanziate, non verificabili, inventandosi una teoria pseudoscientifica per poi darle contro.
Sono proprio gli ambienti scientifici (ambiti accademici, Ordini degli Psicologi e così via) che affermano che niente di tutto ciò esiste e che si è montata una campagna mediatica con scopi evidentemente diversi dalla presunta protezione dei bambini e dei ragazzi.
Non a caso questi argomenti sono stati portati all’attenzione mediatica, in maniera artificiosa, quando si discuteva di diritti civili e della possibilità di unioni civili anche per persone dello stesso genere. E la stessa cosa, non a caso, è successa in altri Paesi, come la Francia.
Ma com’è nata la fuffa della teoria gender?
Innanzitutto gender semplicemente significa genere. E’ il solito termine usato all’inglese perché fa scena e perché richiama termini che possono inquietare qualcuno.
Gli “studi di genere” sono studi delle scienze umane e sociali che interpretano le differenze tra i generi all’interno dell’organizzazione sociali. Non si sta certo parlando di materie scolastiche destinate alle scuole primarie, ma di argomenti trattati a livello accademico.
Per i motivi opportunistici visti prima, si è pensato di diffondere l’idea che nelle scuole si volesse insegnare a scegliersi il proprio genere di appartenenza (come se peraltro fosse possibile…), male interpretando, volutamente, l’articolo della Legge 107 del 2015 (cosiddetta della “Buona scuola”) che si propone di combattere le discriminazioni:
16. Il piano triennale dell’offerta formativa assicura l’attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l’educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall’articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119.
Le tematiche richiamate da questo articolo sono semplicemente quelle di prevenzione della violenza di genere e di ogni discriminazione.
Non trovo nulla di quanto indicato nella premessa della mozione presentata. “…pretesa di rieducazione dei bambini…”, “…riformatori sociali…”? Ma stiamo scherzando???
Peraltro quasi un intero anno scolastico è passato e non mi sembra che sia successo nelle scuole nulla di quanto paventato.
Si tratta solo di creare allarmismo e paura per condizionare l’opinione pubblica e ottenere consenso.
Non so se varrà la pena stare in Consiglio Comunale a discutere del nulla con persone che in nome delle proprie ignoranti e oscurantiste convinzioni fanno discriminazione contro l’intelligenza degli altri.
Se la mozione sarà approvata e verrà pertanto attuata una forma di censura arbitraria, si valuterà se questo vergognoso testo oltre che assurdo sia anche legalmente inammissibile, con le dovute conseguenze.
Nadia Rosa
