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Ha ragione il Sindaco: non c’è da gioire. E chi ha la possibilità di andarsene da Lonate Pozzolo non fa che bene. Molti sono i nuovi arrivati, certo, ma per questioni di comodità, spesso lavorativa. «A Lonate io vengo solo a dormire», è la frase tipica.
Il simbolo di un Comune è la piazza. Nella piazza principale di Lonate Pozzolo troneggiano le due serrande dell’ esercizio commerciale recentemente lì insediatosi: gli addobbi e onoranze funebri Fratelli Ferrario. Chissà se hanno provveduto loro a dare degna sepoltura al panificio lì a fianco.
Nonostante ciò, noi lonatesi che qui abbiamo le radici, andiamo avanti. Finché restiamo qua, cerchiamo di rendere migliore il nostro comune.
Ecco, come pensierino di buonanotte, se riuscissimo a scampare almeno la sciagura della ditta – per quanto sicura sia – dello smaltimento dell’amianto, sarebbe già una benedizione. Altrimenti non ci resterà che scegliere di che morte morire.
E dopo tutta questa cariolata di ottimismo e belle speranze, l’augurio di buona domenica sgorga spontaneo dal cuore.
CIAO A LONATESI, LONATESI…CORAGGIO!
Per le demolozioni in corso delle prime palazzine delocalizzate a Lonate Pozzolo si potrebbe anche dire in buon proverbio milanese:
“Fà e disfà le tut un laurà” (Fare e disfare è sempre lavoro)
Peccato che chi paga è sempre pantalone, ed è sempre comunque speculazione bella e buona.
Questo fin dal sorgere dei 3 condomini di via Vitt. Veneto, ora in demolizione.
1^ fase speculativa:
Chi li ha costruiti a suo tempo, ha scavato la collina del “monte castano” per poter infossare le 3 palazzine.
Gli aerei, già a quel tempo passavano sopra quella zona, nella medesima traiettoria.
In quella circostanza, nonstante le evidenze contrarie, il permesso di costruire fu concesso.
Il costruttore, a seguito della vendita degli appartamenti, ha incassato denaro e non opere di bene.
2^ fase speculativa:
Qualche tempo fa: 1^ delocalizzazione
La Regione Lombardia e non la SEA, paga i proprietari degli appartamenti delle 3 palazzine per abbandonare le stesse.
3^ fase speculativa:
Ora la regione Lombardia e non la SEA ancora, paga per le demolizioni.
Credo che nel complesso dell’affare Malpensa 2000, questo sia un ottimo businness per i “costruttori e distruttori”.
A mio modesto parere, questa cosa, fatte le debite proporzioni è la stessa logica speculativa che stà alla base del progetto Malpensa 2000 e ai piani successivi di ulteriore speculazione del territorio (vedi 3^ pista).
Diversamente non si spiega perchè si concede di espandere un areoporto in una zona densamente inurbata e con un territorio collinare e con un valle del Ticino parallela alle piste. Un aeroporto concepito per Alitalia, nelle enuciazioni di facciata di SEA, ma non nei piani di Alitalia.
Auguri per tutti i Lonatesi ancora non delocalizzati.
Ieri Lorena, oggi Carlo, bello. Mi piace. Ancora complimenti ai gestori di questo blog. Carlo ha introdotto ulteriori argomenti di riflessione, però a mio modesto parere la SEA deve, per suo statuto, gestire gli aeroporti, non preoccuparsi di come viene gestito il territorio (bene o male vedremo) sotto le rotte degli aerei stessi.
Riprendo solo alcuni fatti
(1)
SEA deve gestire gli aeroporti … però poi il suo presidente Giuseppe Bonomi si permette di proporre un piano industriale in cui arriva a prevedere 70 milioni di passeggeri a Malpensa nel 2040 (come riportato, per esempio, qui e qui) e chiede la terza pista per il 2015.
(2)
Il presidente della provincia di Varese, Dario Galli, ha parlato (qui) di un prezzo che il territorio deve pagare.
(3)
L’assessore al territorio della regione Lombardia, Davide Boni, presente giovedì scorso alla prima demolizione degli immobili delocalizzati (quasi fosse la posa di un prima pietra), aveva già proposto la quarta pista (qui).
Per intanto sappiamo che la demolizione in corso (che riguarda solo una piccola parte, forse un ventesimo, di tutti gli immobili coinvolti) costa alla regione Lombardia circa €500’000 che, come diceva Frassica, non sono bruscolini.
Mi sa che The Jack non è della Lega…. (scherzo prof.) ma io ho una domanda che mi frulla nella testa da un pò; volevo aspettare a farla per cercare qualche riscontro(per non sembrare un ignorante), ma visto la massima disponibilità che avete su questo blog la faccio lo stesso:
“se la famosa terza pista è in progetto da più di 10 anni, come mai (visto la completa contrarietà dei DU, ma anche del nostro Sindaco)la vecchia amministrazione (quella di Canziani, per intenderci) non ha gestito la situazione”? E come mai, (come ci ha portato a conoscenza Dn.BR.) il Governo Dalema ha stanziato i fondi per la delocalizzazione, mentre l’amministrazione comunale non si è interessata di capire che fine avrebbero fatto le varie Via Gaggio ecc.ecc.?
In attesa di vostro/i commenti/delucidazioni in merito, vi saluto e vi ringrazio.
Scusate, volevo aggiungere un’ulteriore mio personalissimo pensiero: quando un Presidente di una grossa azienda stabilisce un piano industriale (Nadia Rosa che fa la commercialista lo può confermare/smentire)tra i vari criteri, deve stabilire anche il come ed il quando raggiungere l’obbiettico. Se io devo fare il piano industriale della mia falegnameria, stabilisco un tempo medio prospettico di 3/4 anni, e chi (tramite anche i macchinari) mi permette di raggiungere l’obbiettivo. Ma se io devo fare un piano industriale di una grossa azienda, è chiaro che oltre a parlare di milioni di euro di finanziamenti, devo parlare anche di quando partire per raggiungere dopo alcuni anni l’obbiettivo. Ora (giusto o sbagliato non lo so) ma se devo raggiungere i 70 milioni di passeggeri, devo partire anni prima ad avere la struttura idonea.
Grazie e scusate ancora.
Effettivamente non ho la tessera della Lega 🙂
Non so quale sia stata l’evoluzione delle questioni legate alla Grande Malpensa degli anni 2000, lascio ad altri l’onere della risposta su questo punto. Mi permetto invece di ragionare sulla prospettiva dei 70M passeggeri immaginando si tratti di una stima valida per il 2040 (e non per il 2020 come riportato in alcuni dei ritagli di stampa che citavo in precedenza).
Per documentarmi sono andato su Wikipedia e ho cercato i dati sul traffico aereo (sono quelli pubblicati anche sul sito di Airport Coucil International). Premetto che non sono un esperto di analisi dell’evoluzione del traffico aereo e non ho nemmeno molto tempo per esaminare tutti i dati disponibili, ho semplicemente preso i dati degli ultimi anni (dal 2000 al 2009) per tre aeroporti di riferimento (London Heathrow, Paris Charles De Gaulle e Frankfurt) e li ho messi in un foglio elettronico per valutare il trend (con crescita lineare) al 2040. Risultato: partendo dagli odierni (dati 2009) 66, 62 e 51 milioni di passeggeri, i tre aeroporti potrebbero arrivare rispettivamente a 85, 118 e 71 milioni di passeggeri. Sì, Francoforte arriverebbe a 71 milioni di passeggeri nel 2040!! praticamente allo stesso livello cui arriverebbe Malpensa!!
Mi rendo conto di tutte le approssimazioni, ma so anche che prevedere una crescita lineare del traffico aereo nei prossimi anni potrebbe essere considerata un’ipotesi ottimistica.
… temo, con tutto questo ragionamento, di aver solo sollevato ulteriori dubbi, senza portare a nessuna soluzione. Mi piacerebbe però avere informazioni più dettagliate sulle modalità di analisi e previsione utilizzate nello studio presentato da SEA. Forse qualcuno della Lega (vista la prossimità con gli attori citati nel mio precedente intervento) potrà arrivare ad avere queste informazioni … e a pubblicarle da qualche parte (magari anche su questo blog).
Per concludere grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di leggere fino in fondo tutto questo intervento.
Grazie a te, Giacomo!
Caro Paolo, almeno tu non essere approssimativo nel porre le domande. Allora, della terza pista se na parla da quando io ero ragazzo (inizio anni 70). Un conto è parlarne, un conto è fare i conti con le scelte concrete. La Regione Lombardia ha approvato la cosiddetta grande malpensa (quella attuale per intenderci) senza terza pista. I Comuni (è bene ricordarlo) a fronte di garanzie solo sulla carta (poi mai rispettate) nel 1986 hanno approvato la grande malpensa. Perchè quella di essere contro era sola pura facciata politica. Atteggiamento politicamente trasversale, quanto meno a livello provinciale e regionale.
La Regione Lombardia ha approvato gli strumenti urbanistici dei comuni di sedime aeroportuale, concedendo lo sviluppo del territorio che tutti conosciamo.
Il decreto D’Alema ha stanziato le risorse della delocalizzazione non perchè ci fosse la terza pista, ma semplicemente perchè l’incremento del traffico aereo dopo l’apertura nel 1999 dell’attuale terminal 1 ha reso invivibile alcune fasce del territorio. Come si può ben capire l’incremento del traffico dipende dall’andamento di fattori che sono legati alle economie non ad altro.
Sulla via gaggio, è bene ricordare che proprio la giunta Canziani ha ottenuto la continuità del percorso che sarebbe stato tagliato dalla SS336.
Spero che queste informazioni siano utili per una discussione più puntuale ed appropriata.
Caro Donato, io faccio le domande che più mi appaiono opportune. Se ho fatto una domanda che tu ritieni fuori tema, rispondimi (sempre che tu lo voglia fare)che non sono a tema, che sbaglio in questo o in quest’altro (io non ho detto che Dalema ha stanziato i fondi per la terza pista, ma per i delocalizzati), me se mi dici che le domande sono approssimative, secondo me ti metti in una posizione di quello che vuole solo domande a lui convenienti. Io ho sempre sostenuto che dobbiamo “sfruttare” (e continuerò a farlo) la tua grossa esperienza nell’amministrazione proprio per chiarire a tutti noi cose che noi stessi (o almeno io) non conosciamo, quindi è chiaro che se io non conosco l’argomento posso commettere anche l’errore di fare domande approssimative.
Ora, dopo la tua risposta, sono più colto sull’argomento e posso “continuare” a sviluppare meglio la mia opinione sulla terza pista.
Aggiungo: entro sera (causa impegni) pubblicherò la tua risposta sul nostro sito, così tutti noi della minoranza (almeno alcuni di noi) potranno analizzare e farsi un’idea sull’argomento che ovviamente non è terminato. Come sempre manca l’opinione della maggioranza (Pdl e UDC=Unione delle Cadreghe) ma questo è un problema loro.
Sulla terza pista si potrebbero e si dovrebbero dire anche altre cose. Forse la più importante è che in Sea sono presenti nel consiglio di amministrazione, esponenti politici che ricoprono anche incarichi istituzionali che dovrebbereo essere in grado di scindere il loro ruolo. Dopotutto Sea e un ente locale hanno degli interessi da tutelare che sono opposti. La presenza di Raffaele Cattaneo nel cda di Sea permette alla stessa di poter avere nell’ente Regionale una valida sponda sorpattutto per le gestione silenziosa di alcuni passaggi importanti. Comune di Milano e Regione sono azionisti di SEA, da SEA percepiscono anche gli utili, utili che aumenteranno decisamente con la terza pista. Detto questo un progetto o una infrastruttura come la Terza Pista ha degli sponsor politici che altre infrastrutture non hanno, prima fra tutti è la LEGA NORD tramite il presidente Sea e tramite Assessori Regionali quali Boni o gli stessi Ministri Maroni, Bossi e Calderoli…Detto questo dobbiamo rimanere con le mani in mano? Certo che no. Come Verdi e come Associazioni abbiamo scritto al Ministero dell’Ambiente per sapere come si sta muovendo Sea sulla questione Terza Pista,perchè se aspettiamo che si muovano il Cuv, oppure i consiglieri Provinciali o Regionali ne avranno fatte 4 di piste. La risposta arrivata ci ha permesso di capire che il Rapporto Ambientale, parte importante per la procedura di Via è stato fatto modificare dalla Commissione Nazionale VIA-VAS rispetto a quello presentato da SEA. L’indice degli aspetti che dovranno essere monitorati è stato enormemente ampliato rispetto a piccoli ambiti considerati da SEA. E’ in programma per il prossimo fine febbraio a Tornavento un convegno dove presenteremo degli studi che ci permettono di valutare i danni causati da Malpensa (non solo ambientali) e in quella occasione inviteremo i cittadini e tutte le persone che vorranno difendere via gaggio e la brughiera a lottare con noi contro la terza pista. Domanda: La Lega Nord che alcune settimane fa aveva detto ” Che piaccia o non piaccia la Terza Pista si farà? quel giorno…andrà a Pontida? o avrà il coraggio di essere presente e dire noi la terza pista la vogliamo?