Questa mattina (29/06/2017) abbiamo avuto, come Consiglieri Comunali, un incontro con il Prefetto di Varese, il Dott. Giorgio Zanzi, per esaminare la disastrosa situazione in cui si trova Lonate Pozzolo, con un sindaco in carcere e un segretario comunale indagato.
Durante l’incontro il signor Prefetto ha ribadito il ruolo e le competenze del Commissario prefettizio che verrebbe nominato in caso di dimissioni del Sindaco o della maggioranza dei consiglieri comunali.
La presenza del Commissario garantirebbe la corretta amministrazione del Comune fino a nuove elezioni, provvedendo a portare avanti gli impegni in essere e i punti strutturali come il bilancio e i lavori pubblici, oltre ai vari impegni di tipo sociale ed assistenziale.
Il commissario infatti assume tutti i poteri di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale (nonché di Presidente dell’Unione dei Comuni). L’attività amministrativa proseguirebbe senza particolari scossoni.
Non c’è alcun pericolo, quindi, di veder vanificato il piano di diritto allo studio o altre opere; “pericolo” portato come scusa dalla attuale Giunta solo per giustificare un comportamento che va sempre di più aggravandosi, con il passare dei giorni, nel voler perseverare a tenere in vita una Amministrazione decapitata e delegittimata, e che vede, lo ripetiamo ancora, il Sindaco in carcere, il Segretario Comunale indagato, insieme al Capo della Polizia Locale e ad altri soggetti legati alle passate Amministrazioni.
Non c’è neppure alcun ostacolo “per questioni di organico dell’ufficio” del Prefetto, così come riportato in consiglio comunale dal Presidente del Consiglio Andreoli. In caso di necessità (dimissioni del sindaco o del consiglio) il commissario viene comunque nominato e in tempi brevi.
L’attuale situazione DEVE trovare una soluzione al più presto, attraverso un azzeramento dell’attuale Amministrazione, passando per una necessaria condizione di commissariamento.
E’ ora di fare chiarezza, ristabilire la legalità e tornare a far decidere ai cittadini da chi vogliono essere amministrati.
Lunedi 29 e Martedì 30 Settembre 2014 si sono svolti i lavori del Consiglio Comunale, di cui riportiamo l’audio integrale (diviso per le due serate)
Lunedì 29 si è parlato dei seguenti punti:
1) 2:50 Approvazione verbali seduta precedente
2) 3:33 Comunicazioni
3) 8:10 Comunicazione del segretario verifica degli atti sottoposti a controlli interni
4) 9:38 Imposta Municipale Propria (IMU) Aliquote e detrazioni
5) 1:23:34 Addizionale Comunale IRPEF, Aliquote e disciplina.
6) 1:26:50 Approvazione Documento Unico di Programmazione 2014/2017 bilancio di previsione 2014/2016 e approvazione programma opere pubbliche 1014/2016
Martedi 30 si è conclusa la discussione dei punti rimanenti:
7) 1:17 Approvazione Diritto allo Studio
8) 1:02:50 Modifica del regolamento Comunale assegnazione e conduzione orti sociali
1:35:09 interruzione per conferenza capigruppo
1:54:10 ripresa lavori
9) 2:06:30 Modifica tempistica dell’obbligo convenzionale per l’ambito di trasformazione urbanistica di iniziativa privata.
Le discussioni più “corpose” si sono concentrate, come poteva essere prevedibile, su IMU, sul bilancio di previsione e sul programma di opere pubbliche.
Per quanto riguarda le aliquote viene introdotto l’aumento dell’IMU su fabbricati non abitativi e seconde case, anche a compensazione della “Tasi zero” già discussa in precedenza. Nonostante la lunga discussione non emergono grosse innovazioni sul piano fiscale, preferendo puntare alla classica compensazione mediante tagli o aumenti; Non si è adottata nessuna particolare politica sui risparmi, nemmeno la “spending review” degli scorsi anni (di cui ancora dobbiamo avere resoconto) pare aver sortito particolari effetti.
Per quanto riguarda il piano di Opere Pubbliche, alcune anticipazioni erano già emerse anche dagli organi di stampa, oltre che dalle commissioni consiliari. Oltre al progetto di rifacimento della Piazza di S.Antonino e della realizzazione di un paio di rotonde in previsione di un (l’ennesimo) centro commerciale sulla via per Busto, è stato ri-annunciata la ri-partenza dei lavori per la viabilità in zona Stazione, sperando che questa volta partano davvero.
Capitolo a parte il famoso Centro Sportivo di via Adamello, presentato, a dire la verità in modo molto «fumoso» sia in commissione che in Consiglio. Ci è stato presentato un piano risalente al 1995, almeno dalle parole dell’Assessore, poi smentito dal Sindaco, che lo data addirittura con data anteriore.
Il dubbio, posto anche in Consiglio, è basato sul fatto che un progetto di tanti anni fa sia ancora attuabile, dato che in tutti questi anni sono cambiate tutte le condizioni socio-economiche e gli indicatori economici del territorio. A quel tempo ancora non esistevano le problematiche legate a Malpensa, alla delocalizzazione, all’area Cerello, alle cave, e tutto quello che gravita in quella zona. La crescita demografica era diversa, così come quella economica, senza contare che, negli anni, sono cambiate anche le esigenze delle famiglie e degli utenti di questo tipo di impianti.
L’intervento è piuttosto oneroso per le casse Comunali, tanto che si renderebbe necessario, almeno per partire, stanziare una cifra pari a € 1.200.000, di cui € 1.000.000 di mutuo. Previsto in due fasi, con la realizzazione, inizialmente, di un campo di calcio con pista di atletica, tribune e spogliatoi oltre il relativo parcheggio, per poi procedere con altre strutture accessorie, come campi da tennis, e altri campi di allenamento. Ciliegina sulla torta, il piano che ci hanno fatto vedere presentava già la presenza di una piscina, che è stata in ogni caso scartata dal piano, perchè considerata antieconomica. Certo, non si capisce come solo la piscina sia antieconomica, e non tutto il resto dell’opera, ma d’altronde la questione piscina, a Lonate è vecchia quanto quella del Centro Sportivo. Seguiremo comunque l’evolversi della situazione sulle opere programmate e in corso.
Altro motivo di discussione è stato generato dalla modifica del regolamento sugli orti sociali. Oltre alle modifiche che già ci erano state prospettate in sede di commissione, sono stati presentati due emendamenti dell’ultimo minuto, uno dei quali riguardava la maggiore pubblicizzazione del bando, e l’altro una modifica di un articolo del regolamento riguardante l’allacciamento idrico. E proprio il secondo punto ha scatenato una accesa discussione, sulla conformità o meno di questo articolo con lo stato attuale delle cose. Si parla infatti di possibilità di allacciamento in forma privata o associata, mentre sappiamo che (recentemente) l’acqua è stata portata dalla SAP, contrariamente agli intenti originali di “nessun aggravio per le casse comunali”.
La gestione degli orti sociali, inoltre, è stata «pasticciata» fin dall’inizio, dato che l’iniziativa è stata scarsamente pubblicizzata, approvata con qualche contrarietà all’interno della stessa maggioranza e improvvisata giusto in tempo per la campagna elettorale.
Se diamo un occhiata all’evoluzione degli orti, possiamo vedere la situazione al 7 Aprile scorso, a pochi giorni dall’assegnazione dei lotti, e subito dopo una sommaria pulizia (tra l’altro effettuata da un cittadino Lonatese in forma gratuita). Si può notare l’assenza di allacciamenti idrici, oltre che di recinzioni o altri edifici di servizio. Situazione che ha fatto immediatamente rinunciare alcune persone assegnatarie dei lotti.
La situazione qui sopra è invece al 1 Ottobre. Come si può vedere è presente il pozzetto di «allaccio» oltre alle cisterne che sono state portate successivamente. le recinzioni presenti sono state realizzate dagli stessi affidatari, un po’ alla buona, ed è presente anche qualche capanno (NON previsto dal regolamento). Abbiamo ovviamente fatto presente la cosa, con l’invito a vigilare sulla situazione. La discussione è stata molto intensa, sia a livello di dibattito che «fuori consiglio», e ha portato anche al voto contrario di due esponenti della maggioranza (Portogallo e Gelosa) facendo passare il voto sull’emendamento per un solo punto di differenza.
Ultimo punto in discussione è stato quello sulla convenzione in essere con la Fonderia S.Caterina. Il piano di trasformazione prevede la realizzazione di un corridoio ecologico a compensazione delle opere, corridoio che verrà ritardato per problemi burocratici. Anche qui, oltre a sottolineare ulteriormente l’utilizzo di prezioso terreno agricolo per la realizzazione di un opera industriale, abbiamo sollecitato vigilanza e attenzione sull’effettiva realizzazione dell’opera.
Ad una settimana dall’incontro dei Sindaci dell’area Malpensa con il Presidente della Regione Maroni, tenutosi a Lonate, torniamo a fare il punto della situazione. Ieri sera, infatti, è stato convocata una conferenza dei Capigruppo sull’argomento.
Al di là delle notizie che, nel frattempo, erano uscite a mezzo stampa, sono emerse alcune considerazioni che riguardano il MasterPlan e le Aree Delocalizzate.
Per quanto riguarda il primo, in sostanza SEA non ha intenzione di procedere sul fronte “terza pista” almeno fino al 2018, almeno stando ai piani industriali. Questo non significa, aggiungo io, che si sia abbandonata questa strada. I piani industriali, si sa, si cambiano anche in fretta, se si ravvede un minimo di ripresa economica o di aumento del traffico aereo, almeno tale da «giustificare» un ipotesi del genere. Terremo quindi la guardia ben alta sull’argomento, che, come già detto, riguarda ben da vicino Lonate e il suo territorio. Per quanto ci riguarda, rimane sempre deciso e secco il nostro NO alla terza pista, per i motivi già più volte discussi.
Riguardo alle aree delocalizzate, è ancora in corso la trattativa regionale che prevede lo stanziamento di 3,9M€ per le demolizioni, che sono però «lordi» e si ridurrebbero a circa 2,4M€ utilizzabili realmente. Questa cifra servirebbe, purtroppo, a demolire solo il 54% dei fabbricati, in attesa di reperire altri fondi o individuare altre soluzioni. Alla nostra domanda su chi decide quali fabbricati abbattere, ci è stato risposto che spetta al Comune scegliere, e che verranno individuate delle aree omogenee.
Sul fronte locale, pare che sia stata chiesta l’applicazione dell’IRESA, una tassa sull’inquinamento ambientale, prevista a livello nazionale, ma applicata attualmente solo da Fiumicino. Sperando che non faccia la fine della tassa sul passeggero che doveva aiutare le popolazioni locali e che poi è stata incamerata e quasi azzerata dai trasferimenti statali.
Sarebbero stati chiesti anche valutazioni sulla possibilità di usufruire di alcuni servizi dell’Aeroporto, in compensazione, come il teleriscaldamento per gli uffici comunali e le scuole (ipotesi, aggiungo ancora personalmente, che prevederebbe comunque una alta spesa di impianto, con benefici tutti da valutare).
Si è parlato poi della situazione econonomica e aziendale che sta attraversando SEA, con gli sviluppi che stiamo leggendo in questi giorni, come la bocciatura del referendum per il passaggio alla nuova Airport Handling, fatti che sono ancora in evoluzione.
A quanto pare sembra che questo sia stato solo uno di altri incontri che la giunta regionale ha intenzione di svolgere, con l’intenzione di accorpare i vari tavoli di discussione con un «tavolo unico» periodico. Abbiamo ribadito l’importanza della partecipazione popolare a queste discussioni, mediante conferenze pubbliche, o quantomeno con la partecipazione della giunta Comunale, ma ci è stato fatto capire che questa modalità non è gradita, ufficialmente per questioni logistiche e/o di sicurezza. Ribadiamo la necessità di mantenere sempre informati i cittadini sugli sviluppi di queste vicende, e quindi chiederemo ancora di poter partecipare, o quantomeno avere un rapporto dell’accaduto, in un ottica di trasparenza e partecipazione.
Elezioni Comunali 25 Maggio 2014
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