

Evento di alto spessore culturale quello di giovedì 19 novembre a Lonate Pozzolo, organizzato dall’Associazione Nessuno Escluso Onlus in collaborazione con la Cooperativa Sociale Naturart nell’ambito del progetto Legalità Bene Comune.
Ospite d’eccezione della serata è stato Nando dalla Chiesa, il cui curriculum non dovrebbe essere necessario ricordare: professore associato di Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, direttore dell’Osservatorio sulla Criminalità organizzata, presidente onorario di Libera, già deputato e senatore della Repubblica e attualmente presidente del comitato di esperti per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto dei fenomeni di stampo mafioso e della criminalità organizzata sul territorio milanese per il Comune di Milano.
Ci si aspetta che un ospite così eccellente venga accolto, se non proprio in pompa magna, quantomeno con gli onori che merita, tanto più in un Comune toccato in prima persona dagli eventi di ‘ndrangheta di cui si sarebbe parlato quella sera.
E invece…
Invece, pur in una sala gremita di pubblico (insegnanti, studenti, scout, membri di associazioni e tanti altri cittadini) brillava l’assenza del Sindaco.
Sicuramente avrà avuto un impegno più importante (?), ma mancava anche il vice-Sindaco.
Tra il pubblico erano presenti un paio di assessori e il presidente del Consiglio Comunale. Mi aspettavo che qualcuno dell’amministrazione sentisse non l’obbligo, ma la necessità di accogliere l’ospite e ringraziarlo pubblicamente della presenza. Almeno l’assessore di riferimento per il bando finanziato dalla Regione Lombardia che ha consentito questa serata o, al limite, il presidente della Consulta per la Legalità, che pure era presente e non si tira mai indietro quando ha l’opportunità di esternare la propria autorevole opinione.
E invece…
Invece la serata è stata ben introdotta e presentata da Nessuno Escluso, il professor Nando dalla Chiesa ha esposto la sua lucida riflessione sul tema ma neanche in sede dibattito i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno ritenuto di esprimere una qualche opinione o domanda.
Per quello che mi riguarda, sono intervenuta per chiedere al professor dalla Chiesa di calare la sua analisi sul nostro territorio, per capire concretamente cosa può fare ognuno di noi per ostacolare le attività malavitose.
La risposta è stata chiara: tutti possiamo fare qualcosa.
Nel momento in cui ci si ribella alla situazione si ottengono risultati. Come il professore ha esemplificato ieri è così che è nata l’associazione Addio Pizzo a Palermo con la ribellione di sette giovani con il loro slogan “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Ed è così, con il clamore mediatico suscitato da Gomorra, che ci sono stati gli arresti di Casal di Principe.
Ed è in questo modo che ognuno di noi può fare qualcosa: informandosi, leggendo, scegliendo con criterio al momento del voto, dando il buon esempio, evitando comportamenti complici o di indifferenza. Insomma: ragionando con la propria testa, facendo attenzione ai segnali e prendendo decisioni che abbiano l’obiettivo di perseguire una vera legalità.
Alla precisa domanda su cosa succederà quando le condanne inflitte in seguito ai processi Bad Boys e Infinito saranno scontate, su quali saranno i rischi che correremo, se tornerà tutto come prima, la risposta è stata molto semplice. Chi esce dal carcere dovrà trovare una Lonate Pozzolo diversa.
Quello che accadeva prima (perché evidentemente c’erano le condizioni che lo permettevano) non deve più accadere.
Sta alle nostre scelte.
Sta a tutti noi contribuire perché quella Lonate diversa diventi realtà.
Nadia Rosa
Varesenews – La Festa Democratica apre i battenti nel nome di Angelo Vassallo
Ho letto il nuovo libro di Nando Dalla Chiesa, “La Convergenza” (Melampo 2010). Anche in questo caso Lonate Pozzolo è ripreso come esempio di infiltrazione delle mafie nel tessuto sociale ed economico lombardo, ma non è questo che mi ha colpito.
L’aspetto più interessante del testo è che “la forza della mafia sta fuori dalla mafia“. Sono le convergenze tra gli interessi comuni, a volte voluti e “incentivati” ma più spesso inconsapevoli, e gli interessi mafiosi.
Riprendo l’apologo (raccontato da Giovanni Falcone a un giornalista) inserito proprio nel primo capitolo del libro: “Uno dei miei colleghi romani – racconta Falcone – nel 1980 va a trovare Frank Coppola, appena arrestato, e lo provoca: «Signor Coppola, che cosa è la mafia?». Il vecchio, che non è nato ieri, ci pensa su e poi ribatte: «Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia …»”
Il problema della nostra società, allora, è proprio “la prevalenza del cretino“.
Per chi fosse interessato, una recensione più dettagliata del libro si trova sul blog unoenessuno. Inoltre, venerdì 28 gennaio alle 21, presso la libreria Boragno di Busto Arsizio ci sarà una presentazione del libro con la presenza dell’autore.
Il Fatto Quotidiano – Il volto nuovo dell’Anti-mafia al Nord
Il blog di Nando Dalla Chiesa – Lonate Pozzolo. E i moralisti scippatori
Si è tenuta lunedì 22 novembre alle 21.00 l’attesa serata dal titolo “Legalità=Libertà. Come riconoscere e contrastare i comportamenti mafiosi”. Gli interventi dei tre ospiti presenti Nando Dalla Chiesa, Massimo Brugnone e Luigi Vecchione sono stati moderati dal giornalista di Varesenews Orlando Mastrillo.
La partecipazione è stata molto folta e gli argomenti trattati interessanti. Non mi metto a farne una cronaca dal momento che i numerosi giornalisti presenti non ci faranno mancare i loro resoconti.
Vi riporto qui solo alcune citazioni, che ho annotato durante l’ascolto in stile micro-blog (rigorosamente in meno di 140 caratteri, come richiede Twitter).
Nando Dalla Chiesa:
– Non è possibile che un intero paese sappia chi sono certe persone e chi rappresenta il paese non lo sappia.
– Far finta che il fenomeno non esiste, significa stendere un tappeto rosso alla malavita.
– Il mondo si divide in due. Ció che è Calabria e ció che lo diventerà.
– Bisogna mettersi tutti insieme al di là delle bandiere per difendere il valore della legge, il valore della democrazia.
Massimo Brugnone (Associazione AmmazzateciTutti!):
– Mi chiedo se qui dentro c’è qualcuno che sapeva. E che non ha denunciato. Uno solo ha denunciato a Lonate Pozzolo.
– Se siamo schiavi della paura, siamo complici della ‘ndrangheta.
La testimonianza di Luigi Vecchione è stata toccante e non si può riassumere la storia di una famiglia colpita dalla malavita in poche righe. Ricordo solo la commozione del relatore, nel ricordare le vicende riguardanti suo padre.
Nando Dalla Chiesa (in un silenzio irreale, durante il quale non si sentiva volare una mosca):
– È bello avere uno Stato di cui ci si può fidare.
– Chi vuole ribellarsi sappia che ha tutti i modi per non essere solo.
– Lo Stato non è impotenza. Lo Stato è vittoria della legge.
Ovviamente sono solo alcune frasi estrapolate dal contesto, ma possono servire perché si continui anche qui a parlare degli argomenti trattati ieri sera.
Il dibattito è aperto! 🙂