Incontro con il Commissario

Ieri pomeriggio abbiamo avuto il piacere di poter incontrare il Commissario Prefettizio, il Dott. Gaetano Losa, nell’ambito dei colloqui che sta svolgendo con i vari membri della ex-amministrazione Comunale, compresi appunto i Consiglieri dei vari gruppi consiliari.

La riunione si è svolta in un clima di estrema cordialità e disponibilità, sopratutto all’ascolto delle nostre istanze e suggerimenti, per cui non abbiamo mancato di proporre e chiedere di alcuni temi e punti che sono ancora aperti, sospesi dopo l’avvenimento dei fatti che tutti conosciamo,

In particolare abbiamo discusso di :

Legalità – Il paese, Lonate Pozzolo, ha un grosso bisogno di normalità e legalità. La calma apparente non deve trarre in inganno: c’è bisogno di rispondere, tutti, energicamente, con comportamenti e abitudini che abituano alla legalità, per non ritrovarci in una situazione dove l’illegalità è considerata la normalità o, peggio, accettata come regola. In questo frangente abbiamo chiesto anche la situazione attuale del corpo di Polizia Municipale, investito, lo ricordiamo, dagli stessi eventi che hanno colpito anche Sindaco e Segretario Comunale. Non è da escludere anche una azione legale, da parte del Comune, per recuperare i danni (materiali e di immagine) subiti in questo periodo.

Centro Sportivo –  Il grande cavallo di battaglia della ex-amministrazione ha messo in moto una macchina che, potenzialmente, potrebbe impegnare economicamente amministrazione e cittadini per cifre elevatissime. In questo caso i fatti giudiziari hanno rallentato l’iter, ma abbiamo comunque chiesto conto dello status, visto anche il blackout informativo dell’ultimo periodo.

Bandi e investimenti – Al momento c’è un importante bando in corso tra alcuni comuni, con Lonate capofila, per l’acquisizione, l’ammodernamento e la gestione dell’illuminazione pubblica. Anche qui, abbiamo chiesto a che punto fosse, e se ci fossero state delle ricadute, con la scomparsa dell’amministrazione.

Migranti – Tema caldo, per quanto riguarda Lonate Pozzolo, anche per le note vicende di via Ossola. Anche qui abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che sia il Prefetto che il Commissario stiano attivamente lavorando per creare una situazione compatibile con Lonate Pozzolo, che crei meno disagi possibili e soprattutto risponda alle esigenze di tutta la popolazione. Confortante, da un certo punto di vista, la visione comune che abbiamo avuto con il Commissario, sulle opportunità che una gestione oculata, trasparente e organizzata possa dare una risposta al problema.

Trasparenza – La trasparenza, diciamo, non è mai stato il piatto forte della ex amministrazione, che, nonostante i proclami, non ha mai facilitato il dialogo e l’informazione per i cittadini. Abbiamo chiesto informazioni riguardanti la pubblicazione del periodico Comunale (che era l’unica voce “ufficiale” dei gruppi, e un’occasione per arrivare nelle case di quasi tutti i lonatesi) sospesa, senza particolari motivazioni, subito dopo l’inizio delle note vicende. In generale abbiamo chiesto che i cittadini vengano costantemente informati  attraverso tutti i canali possibili, e la possibilità di attivare anche i canali social, per avvicinarsi ancora di più a tutte le fasce di età e fruizione.

Il colloquio si è concluso con un «arrivederci» su altre tematiche o necessità, e ovviamente noi siamo a disposizione di ogni richiesta (di cui riporteremo sempre, per trasparenza) come siamo a disposizione di ogni istanza che ci venga portata dalla popolazione.

Il Gruppo DEMOCRATICI UNITI

 

 

Petizione anticorruzione

Ogni Ente Locale deve nominare un responsabile della prevenzione della corruzione, che si occupa di redigere il “Piano di prevenzione della corruzione” e il “Programma per la trasparenza e l’integrità”.
In base a questi documenti programmatici viene stabilita la strategia di prevenzione della corruzione all’interno dell’Ente.
In tal modo si vuole evitare che nei comuni si verifichino fenomeni di illegalità.
E’ possibile consultare il Piano triennale e le relazioni annuali sul sito del Comune.

E’ evidente che chi si occupa di tale delicata questione deve aver dato prova di un comportamento integerrimo e riteniamo che sia poco opportuno che il controllore della regolarità e della legalità delle procedure comunali sia indagato all’interno di un indagine per abuso d’atti d’ufficio, concussione e corruzione.

Anche noi DU siamo promotori di questa petizione diffusa a Lonate Pozzolo, Ferno, Cairate e Cassano Magnago.
Chi fosse interessato a firmare la petizione può scrivere all’indirizzo email democraticiuniti@gmail.com o contattarci direttamente.

La Prealpina del 5 luglio 2017
La Prealpina del 5 luglio 2017

Una consulta inutile

La consulta, come ben si capisce dall’etimologia della parola, è un organo che dovrebbe dare dei pareri, consigliare, proporre e quindi essere a supporto di chi deve prendere decisioni.
Il Comune di Lonate Pozzolo vede la presenza attualmente di quattro consulte. O meglio, ci sono tre consulte e un organo impropriamente chiamato consulta.

I componenti della Consulte Asilo Nido sono scelti tra i genitori e gli insegnanti, quelli della Consulta Sportiva tra le associazioni sportive, quelli della Consulta del Commercio tra i commercianti.

La Consulta Comunale sulla Legalità invece è composta tassativamente da consiglieri comunali (con l’ausilio delle forze dell’ordine), che dovrebbero pertanto fare da consulenti per… il consiglio comunale nelle sue decisioni da prendere.
Invece di prevedere un’ampia partecipazione di chi potrebbe avere migliori competenze e interesse nel promuovere iniziative a supporto della legalità, questa amministrazione ha deciso di creare un organo che è una farsa.

L’ultimo esempio della sua inutilità è la mancata scelta del luogo pubblico da intitolare a Lea Garofalo. La mozione presentata dal nostro gruppo con questo scopo era stata accolta all’unanimità in Consiglio Comunale, con la richiesta dell’ausilio della Consulta nella scelta del luogo.

La consulta, riunita per questo scopo lo scorso ottobre, ha visto come prima proposta la Biblioteca Comunale, peraltro già indicata durante il dibattito in Consiglio Comunale, ma questa scelta è stata seccamente bocciata dal Presidente di consulta in quanto pare che esistano già diverse richieste di intitolazione (ma quali? Ma quante?).
Un’esclusione a priori della proposta portata avanti dalla dott.ssa Fossati di cui non si comprende il motivo.
Analogamente non è stata considerata la proposta di scegliere una palestra e si è affermato che non esistono piazze o strade libere da intestazione.
In conclusione si è rimandata la decisione al Consiglio Comunale dei Ragazzi, per avere una proposta da parte loro.

Oggi, 18 marzo, io, consigliere comunale e membro della consulta per la legalità, scopro da un social network che il 21 marzo verrà intitolato a Lea Garofalo l’atrio della scuola media.
Senza una comunicazione ufficiale, senza particolare pubblicità, senza un evento a cui può partecipare l’intera cittadinanza.
E, come l’anno scorso, il 21 marzo, giornata per la legalità, viene celebrata solo dalla scuola e non dal Comune, che non ha organizzato alcuna iniziativa pubblica.

Nadia Rosa

Consulta per la legalità

Martedì 1° dicembre 2015 alle ore 21.00 presso il Monastero di S. Michele – Sala Ulisse Bosisio – Via Cavour 21 c/o Parco Bosisio si riunirà la Consulta Comunale sulla Legalità per la trattazione del seguente ordine del giorno:

  • valutazione della situazione della legalità sul nostro territorio
  • organizzazione prossime iniziative
  • varie ed eventuali

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare

A scuola di legalità con Nando dalla Chiesa

dallachiesa
Evento di alto spessore culturale quello di giovedì 19 novembre a Lonate Pozzolo, organizzato dall’Associazione Nessuno Escluso Onlus in collaborazione con la Cooperativa Sociale Naturart nell’ambito del progetto Legalità Bene Comune.
Ospite d’eccezione della serata è stato Nando dalla Chiesa, il cui curriculum non dovrebbe essere necessario ricordare: professore associato di Sociologia presso l’Università degli Studi di Milano, direttore dell’Osservatorio sulla Criminalità organizzata, presidente onorario di Libera, già deputato e senatore della Repubblica e attualmente presidente del comitato di esperti per lo studio e la promozione di attività finalizzate al contrasto dei fenomeni di stampo mafioso e della criminalità organizzata sul territorio milanese per il Comune di Milano.
Ci si aspetta che un ospite così eccellente venga accolto, se non proprio in pompa magna, quantomeno con gli onori che merita, tanto più in un Comune toccato in prima persona dagli eventi di ‘ndrangheta di cui si sarebbe parlato quella sera.
E invece…

Invece, pur in una sala gremita di pubblico (insegnanti, studenti, scout, membri di associazioni e tanti altri cittadini) brillava l’assenza del Sindaco.
Sicuramente avrà avuto un impegno più importante (?), ma mancava anche il vice-Sindaco.
Tra il pubblico erano presenti un paio di assessori e il presidente del Consiglio Comunale. Mi aspettavo che qualcuno dell’amministrazione sentisse non l’obbligo, ma la necessità di accogliere l’ospite e ringraziarlo pubblicamente della presenza. Almeno l’assessore di riferimento per il bando finanziato dalla Regione Lombardia che ha consentito questa serata o, al limite, il presidente della Consulta per la Legalità, che pure era presente e non si tira mai indietro quando ha l’opportunità di esternare la propria autorevole opinione.
E invece…

Invece la serata è stata ben introdotta e presentata da Nessuno Escluso, il professor Nando dalla Chiesa ha esposto la sua lucida riflessione sul tema ma neanche in sede dibattito i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale hanno ritenuto di esprimere una qualche opinione o domanda.

Per quello che mi riguarda, sono intervenuta per chiedere al professor dalla Chiesa di calare la sua analisi sul nostro territorio, per capire concretamente cosa può fare ognuno di noi per ostacolare le attività malavitose.
La risposta è stata chiara: tutti possiamo fare qualcosa.
Nel momento in cui ci si ribella alla situazione si ottengono risultati. Come il professore ha esemplificato ieri è così che è nata l’associazione Addio Pizzo a Palermo con la ribellione di sette giovani con il loro slogan “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Ed è così, con il clamore mediatico suscitato da Gomorra, che ci sono stati gli arresti di Casal di Principe.

Ed è in questo modo che ognuno di noi può fare qualcosa: informandosi, leggendo, scegliendo con criterio al momento del voto, dando il buon esempio, evitando comportamenti complici o di indifferenza. Insomma: ragionando con la propria testa, facendo attenzione ai segnali e prendendo decisioni che abbiano l’obiettivo di perseguire una vera legalità.

Alla precisa domanda su cosa succederà quando le condanne inflitte in seguito ai processi Bad Boys e Infinito saranno scontate, su quali saranno i rischi che correremo, se tornerà tutto come prima, la risposta è stata molto semplice. Chi esce dal carcere dovrà trovare una Lonate Pozzolo diversa.
Quello che accadeva prima (perché evidentemente c’erano le condizioni che lo permettevano) non deve più accadere.
Sta alle nostre scelte.
Sta a tutti noi contribuire perché quella Lonate diversa diventi realtà.

Nadia Rosa