Incontro con il Commissario

Ieri pomeriggio abbiamo avuto il piacere di poter incontrare il Commissario Prefettizio, il Dott. Gaetano Losa, nell’ambito dei colloqui che sta svolgendo con i vari membri della ex-amministrazione Comunale, compresi appunto i Consiglieri dei vari gruppi consiliari.

La riunione si è svolta in un clima di estrema cordialità e disponibilità, sopratutto all’ascolto delle nostre istanze e suggerimenti, per cui non abbiamo mancato di proporre e chiedere di alcuni temi e punti che sono ancora aperti, sospesi dopo l’avvenimento dei fatti che tutti conosciamo,

In particolare abbiamo discusso di :

Legalità – Il paese, Lonate Pozzolo, ha un grosso bisogno di normalità e legalità. La calma apparente non deve trarre in inganno: c’è bisogno di rispondere, tutti, energicamente, con comportamenti e abitudini che abituano alla legalità, per non ritrovarci in una situazione dove l’illegalità è considerata la normalità o, peggio, accettata come regola. In questo frangente abbiamo chiesto anche la situazione attuale del corpo di Polizia Municipale, investito, lo ricordiamo, dagli stessi eventi che hanno colpito anche Sindaco e Segretario Comunale. Non è da escludere anche una azione legale, da parte del Comune, per recuperare i danni (materiali e di immagine) subiti in questo periodo.

Centro Sportivo –  Il grande cavallo di battaglia della ex-amministrazione ha messo in moto una macchina che, potenzialmente, potrebbe impegnare economicamente amministrazione e cittadini per cifre elevatissime. In questo caso i fatti giudiziari hanno rallentato l’iter, ma abbiamo comunque chiesto conto dello status, visto anche il blackout informativo dell’ultimo periodo.

Bandi e investimenti – Al momento c’è un importante bando in corso tra alcuni comuni, con Lonate capofila, per l’acquisizione, l’ammodernamento e la gestione dell’illuminazione pubblica. Anche qui, abbiamo chiesto a che punto fosse, e se ci fossero state delle ricadute, con la scomparsa dell’amministrazione.

Migranti – Tema caldo, per quanto riguarda Lonate Pozzolo, anche per le note vicende di via Ossola. Anche qui abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che sia il Prefetto che il Commissario stiano attivamente lavorando per creare una situazione compatibile con Lonate Pozzolo, che crei meno disagi possibili e soprattutto risponda alle esigenze di tutta la popolazione. Confortante, da un certo punto di vista, la visione comune che abbiamo avuto con il Commissario, sulle opportunità che una gestione oculata, trasparente e organizzata possa dare una risposta al problema.

Trasparenza – La trasparenza, diciamo, non è mai stato il piatto forte della ex amministrazione, che, nonostante i proclami, non ha mai facilitato il dialogo e l’informazione per i cittadini. Abbiamo chiesto informazioni riguardanti la pubblicazione del periodico Comunale (che era l’unica voce “ufficiale” dei gruppi, e un’occasione per arrivare nelle case di quasi tutti i lonatesi) sospesa, senza particolari motivazioni, subito dopo l’inizio delle note vicende. In generale abbiamo chiesto che i cittadini vengano costantemente informati  attraverso tutti i canali possibili, e la possibilità di attivare anche i canali social, per avvicinarsi ancora di più a tutte le fasce di età e fruizione.

Il colloquio si è concluso con un «arrivederci» su altre tematiche o necessità, e ovviamente noi siamo a disposizione di ogni richiesta (di cui riporteremo sempre, per trasparenza) come siamo a disposizione di ogni istanza che ci venga portata dalla popolazione.

Il Gruppo DEMOCRATICI UNITI

 

 

Resoconto Incontro Pubblico Tornavento 29/06/2017

Riportiamo un breve resoconto della serata di ieri sera, a Tornavento, che era volto a presentare lo “Studio di fattibilità per la realizzazione di una pista ciclopedonale in via Goldoni e di una rotatoria incrocio via del Gregge“.
Il condizionale è d’obbligo, dato che, durante la serata, molto animata, si è parlato di molto, molto altro, e ben poco del progetto in sé.

Ma procediamo con ordine. E’ necessario fare una breve premessa: il progetto di una pista ciclopedonale in quella zona risale a diversi anni fa, nata con l’intenzione di unire idealmente capoluogo e frazioni mediante percorsi ciclabili, appunto, ha avuto negli anni variazioni, stop e ripartenze, e un’improvvisa accelerazione negli ultimi tempi.
Del progetto iniziale è rimasto ben poco: la parte di pista relativa alla via Sant’Anna è stata stralciata, dimezzandone di fatto la lunghezza complessiva, ed è stata inserita una poderosa rotatoria (40mt di diametro) all’incrocio di via del Gregge. L’opera prevederebbe anche la variazione dei parcheggi esistenti in zona Farmacia, sottratti dalla nuova rotatoria, e uno sbocco regolato su via del Gregge (con rimozione di una fetta del parco giochi esistente)

[ci scusiamo per la scarsa qualità, in mancanza di foto ufficiali]
Dopo una una breve introduzione, è stato dato spazio ai cittadini per le domande. E le domande, numerose, sono arrivate; forse un po’ a sorpresa, per l’Assessore Patera, presentatore della serata. Le domande e gli interventi, però, e qui direi senza sorpresa, erano tutte volte a capire il perché di un’opera come questa, in questo momento, mentre è chiaramente emerso che le priorità di Tornavento sono ben altre: la cronica mancanza di parcheggi, la scarsità di controlli da parte della Polizia Locale, la mancata manutenzione della Piazza, l’assenza di telecamere di controllo, solo per dirne alcune. Il dibattito si è poi sviluppato rincorrendo parecchie fantasiose ipotesi, che vedevano la pista ciclabile spostarsi a destra e a sinistra della carreggiata, parcheggi a stallo, poi a lisca di pesce, sensi unici e richieste di spostamento a nord o a sud della rotatoria. Nel complesso parecchia confusione, qualche promessa strappata sui parcheggi e veramente poco su quello che implica un’opera come quella. La serata si è conclusa tra molti “vedremo” e “valuteremo”.

Due parole sui tempi e i costi: ho provato a porre qualche domanda, tra la bagarre generale, sui tempi e i costi di tale opera. L’impegno è stimato “intorno ai 600.000€” (facendo bene i conti, però, dalla delibera di giunta risulta di 637.722,97€ quasi 640.000€, quindi).
Per quanto riguarda i tempi, la data prevista è “intorno a Gennaio, Febbraio 2018” per una durata di 200 giorni, quasi un anno di disagio quindi, per i cittadini e i frequentatori di Tornavento. Altro punto di incognita sono i terreni su cui si va ad incidere, con alcuni impegni di cessione gratuita (in cambio di cosa?) e altre trattative ancora in corso.

Un progetto, quindi, che ha ancora degli aspetti poco chiari e, soprattutto, sembra destinato ad essere rimaneggiato, pesantemente, ancora una volta.

Senza nulla togliere alla necessità di mettere in sicurezza un incrocio pericoloso come quello di via del Gregge, non si comprende l’urgenza di un’opera come questa, slegata da altri collegamenti ciclopedonali, senza un effettivo «piano parcheggi», che verranno sottratti dalla pista, senza una reale strategia urbanistica, e che non risponde nemmeno alle necessità primarie dei cittadini della zona. Attenderemo di vedere le annunciate modifiche, per verificare se risponderanno ai requisiti richiesti.

Incontro con il Prefetto

Questa mattina (29/06/2017) abbiamo avuto, come Consiglieri Comunali, un incontro con il Prefetto di Varese, il Dott. Giorgio Zanzi, per esaminare la disastrosa situazione in cui si trova Lonate Pozzolo, con un sindaco in carcere e un segretario comunale indagato.

Durante l’incontro il signor Prefetto ha ribadito il ruolo e le competenze del Commissario prefettizio che verrebbe nominato in caso di dimissioni del Sindaco o della maggioranza dei consiglieri comunali.
La presenza del Commissario garantirebbe la corretta amministrazione del Comune fino a nuove elezioni, provvedendo a portare avanti gli impegni in essere e i punti strutturali come il bilancio e i lavori pubblici, oltre ai vari impegni di tipo sociale ed assistenziale.
Il commissario infatti assume tutti i poteri di Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale (nonché di Presidente dell’Unione dei Comuni). L’attività amministrativa proseguirebbe senza particolari scossoni.

Non c’è alcun pericolo, quindi, di veder vanificato il piano di diritto allo studio o altre opere; “pericolo” portato come scusa dalla attuale Giunta solo per giustificare un comportamento che va sempre di più aggravandosi, con il passare dei giorni, nel voler perseverare a tenere in vita una Amministrazione decapitata e delegittimata, e che vede, lo ripetiamo ancora, il Sindaco in carcere, il Segretario Comunale indagato, insieme al Capo della Polizia Locale e ad altri soggetti legati alle passate Amministrazioni.
Non c’è neppure alcun ostacolo “per questioni di organico dell’ufficio” del Prefetto, così come riportato in consiglio comunale dal Presidente del Consiglio Andreoli. In caso di necessità (dimissioni del sindaco o del consiglio) il commissario viene comunque nominato e in tempi brevi.

L’attuale situazione DEVE trovare una soluzione al più presto, attraverso un azzeramento dell’attuale Amministrazione, passando per una necessaria condizione di commissariamento.

E’ ora di fare chiarezza, ristabilire la legalità e tornare a far decidere ai cittadini da chi vogliono essere amministrati.

Il Gruppo Consiliare DU

Mozione bocciata

Senza grossi colpi di scena, la mozione che avevamo presentato è stata bocciata. Potete ascoltare l’audio del dibattito qui.

In Consiglio Comunale abbiamo illustrato in questo modo le nostre motivazioni:
“Questo testo è stato protocollato pochi giorni dopo l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere del sindaco e, francamente, pensavo che le dimissioni del primo cittadino sarebbero giunte tempestivamente e che non si sarebbe arrivati a discutere questa mozione.
Invece quello che a nostro giudizio, e a giudizio di moltissimi cittadini di Lonate che sono qui per questo motivo, è un atto doveroso e necessario ancora non è stato presentato. Il sindaco è in carcere da tre settimane, ovviamente sospeso dalla carica dal Prefetto, ma ha scelto di non decadere dalla sua carica. Questo, secondo noi, oltre ad essere al di fuori di ogni logica, è anche e soprattutto una enorme, gigantesca mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza. Le accuse sono così gravi che, pur non essendo ancora confermate da una sentenza di giudizio, non permettono ETICAMENTE il mantenimento, seppur sospeso, di un incarico tanto importante e tanto delicato come quello di Sindaco di un Comune, indipendentemente dall’esito finale della sentenza di giudizio.
I cittadini si sentono presi in giro: a parole si sbandierava una presunta, e lasciatemi dire ipocrita, volontà di ergersi a paladino dei principi di legalità e trasparenza nella tutela del bene comune, mentre dai fatti contestati emerge una ragnatela di interessi familiari che ha colpito e danneggiato tutti i lonatesi solo ed esclusivamente per vantaggio economico e personale.
Non sto dicendo che le accuse siano vere o false: non è questo il luogo. E’ certo che se fosse riconosciuta la colpevolezza, le mancate dimissioni sarebbero un insulto pesante per tutti.
Il fatto che il sindaco non faccia questo inevitabile passo indietro dà una grande responsabilità a tutti noi, che possiamo invece fare qualcosa per sbloccare il paese.
Tutti noi insieme possiamo ottenere lo stesso risultato delle dimissioni del Sindaco presentando contestualmente le nostre dimissioni da consigliere comunale, portando così allo scioglimento del consiglio e alla nomina di un commissario da parte del Prefetto. Solo così potremo azzerare una situazione marcia e poter finalmente ripartire da zero, concedendo alla cittadinanza una boccata d’aria nuova e pulita.
Tutti noi, e sono certa che lo ribadiranno anche gli altri colleghi dell’opposizione, abbiamo messo a disposizione le nostre dimissioni fin dal primo giorno. Ma le nostre non sono sufficienti. Ne occorrono almeno 9. Quello che chiediamo ai consiglieri Torno, Portogallo, Cinalli, Gioia, Russo, Grandinetti, Marino, Andreoli, Gelosa, Angelino e De Novara è di firmare questo foglio, per dimostrare un forte segnale di discontinuità con il passato.
Possiamo contestare diverse questioni a una maggioranza che resta in carica nonostante tutto quello che sta accadendo. Innanzitutto il fatto di essere letteralmente spariti. I primi giorni tutto il paese si chiedeva cosa stava succedendo e, soprattutto, quale sarebbe stato il futuro del Comune.
Non condivido per niente la vostra scelta di mantenere le cariche e proseguire come se nulla fosse, ma se questa è stata la vostra idea iniziale, che spero cambierete stasera, avreste dovuto prendere in mano subito la situazione. Il vicesindaco avrebbe dovuto dar subito peso al proprio ruolo e dimostrare di poter ricoprire la carica che, forse suo malgrado, oggi si ritrova a coprire, dare spiegazioni a chi le chiedeva, dare un segnale di competenza e di capacità amministrativa.
Probabilmente non siete stati aiutati dal fatto che il Segretario Comunale, che dovrebbe essere il garante della legalità dell’azione amministrativa comunale sia egli stesso indagato nella stessa indagine. E allora forse, il passo indietro sarebbe ancora più opportuno.
Sono anni che parliamo di un conflitto di interessi quantomeno etico nella posizione di Rivolta, prima come assessore all’urbanistica e poi come Sindaco.
Eppure ho letto commenti in cui si parlava di “fulmine a ciel sereno”. E i commenti venivano da chi, nell’ordine, prima, quando si trovava all’opposizione, aveva chiesto le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Rivolta per l’inopportunità di quel ruolo e poi, passata dall’altra parte della barricata, si è trovata come sua sostituta nel ruolo di assessore all’Urbanistica. Lì addirittura si è vista passare sotto il naso la sostituzione di quegli onesti funzionari che non volevano avallare il sistema corruttivo di cui il sindaco è accusato. Eppure, (da oggi consigliere) Marino, le sembrava normale l’avvicendamento dei funzionari esperti che mandano avanti correttamente un ufficio delicato come l’Ufficio Tecnico? Non si è mai chiesta cosa stava succedendo nell’ufficio di sua responsabilità? Non le sembra, dopo questi avvenimenti, che sia il caso di farsi da parte?
Ho sentito anche che una delle possibili motivazioni delle vostre mancate dimissioni è il fatto di non essere colpevoli. Nessuno vi ha mai accusato di nulla, anzi! Sarebbe la scelta più saggia per tutti voi, per dimostrare il vostro totale distacco dal sistema di malaffare che è emerso dalla conferenza stampa della Procura. Non basta dire di camminare a testa alta per mantenere un ruolo che, mi spiace per voi, non siete legittimati politicamente a mantenere.
Il meccanismo elettorale comunale prevede che si eleggano il sindaco e i consiglieri comunali. La Giunta non è ELETTA: gli assessori sono nominati dal sindaco, come persone di sua fiducia, anche tra i non eletti o i non candidati. Ripeto: sono persone di sua fiducia. Non sarebbe per voi meglio prendere le distanze?
Di certo non siete responsabili penalmente delle azioni del sindaco, ma, citando La canzone del Maggio di De André, anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti. Le accuse parlano di abuso d’ufficio, di corruzione. Avete affiancato il sindaco per tre anni nella sua azione amministrativa, avete settimanalmente condiviso delibere di giunta, avete settimanalmente concordato azioni di governo del paese. Dovreste dimettervi proprio per dimostrare la vostra integrità, perché così potreste chiarire che siete stati presi in giro, esattamente come tutte queste persone, che sono qui per vedere se, come si dice, siete tutti uguali, se l’interesse di bottega o, in questo caso, di partito vince. Perché non cercare di mostrare almeno una volta che la politica è una cosa bella, quando davvero fa gli interessi dei cittadini, e che la politica non è cercare di mantenere una posizione acquisita personalmente?
Non a caso l’unico ad aver fatto un passo indietro è il consigliere Migliorin, un giovane che si era appena accostato all’attività politica comunale e che, purtroppo, è rimasto disgustato dall’ambiente in cui si è trovato.
Oggi stiamo scrivendo un capitolo importante nella storia di Lonate: qui si decide cosa può essere la Lonate del futuro: un paese onesto o un paese sospeso.
Non è responsabilità istituzionale andare avanti come se nulla fosse successo. Non è il bene della collettività quello che state dimostrando.
Il bene della collettività in questo momento sono le nostre dimissioni, per dimostrare che c’è qualcosa di più: un interesse collettivo che non può essere tutelato da un’amministrazione monca.
In questi giorni i cittadini si sono mobilitati per darvi un segnale: hanno scelto di partecipare con le loro quasi 300 firme raccolte in poche ore, hanno scelto di essere qui perché non li rappresentate più. Davvero volete essere ricordati per coloro che proseguono ciecamente a difendere l’indifendibile, arroccati sulle vostre posizioni?”

La Prealpina del 7 giugno 2017
La Prealpina del 7 giugno 2017
Il Giorno del 7 giugno 2017
Il Giorno del 7 giugno 2017
La Provincia del 7 giugno 2017
La Provincia del 7 giugno 2017

Richiesta convocazione consiglio monotematico

Il silenzio continua a essere assordante e nessuno della maggioranza rilascia dichiarazioni, neanche dopo la riunione di ieri sera a palazzo comunale.
Ci sembra dovuto un intervento del vicesindaco, attualmente sindaco facente funzioni, per illustrare la situazione del Comune e dare risposte alla cittadinanza.
Invece si continua a tacere.

Secondo noi è necessario che, oltre alle dovute comunicazioni ufficiali, su questo argomento si sviluppi anche un dibattito pubblico.
Per questo motivo questa mattina è stata depositata presso l’Ufficio Protocollo del Comune una richiesta, firmata dai cinque consiglieri di opposizione (Democratici Uniti e Lista Libera), di convocazione di un consiglio comunale monotematico.

Oggetto: richiesta convocazione consiglio comunale monotematico

Con la presente, ai sensi dell’articolo 39, comma 2, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL), dell’articolo 20, comma 4 dello Statuto Comunale e dell’articolo 22 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, i sottoscritti consiglieri, vista l’estrema gravità delle accuse e le ripercussioni che i fatti contestati hanno sul comune di Lonate Pozzolo,
richiedono
la convocazione di una seduta di consiglio comunale per discutere della situazione che si è venuta a creare in seguito all’arresto del sindaco con le accuse di concussione, corruzione e abuso di atti d’ufficio.

Mozione per la dimissione dei consiglieri comunali

Questa mattina è stata depositata presso l’Ufficio Protocollo del Comune una mozione, firmata dai cinque consiglieri di opposizione (Democratici Uniti e Lista Libera), per proporre all’intero consiglio comunale la presentazione delle dimissioni.
Le dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri in carica provocherebbero lo scioglimento del consiglio comunale. Lo stesso risultato si avrebbe con le dimissioni del Sindaco, doverose e necessarie, ma non ancora pervenute.

Questo il testo della mozione presentata:

Oggetto: Mozione per le dimissioni dell’intero Consiglio Comunale
Il Consiglio Comunale di Lonate Pozzolo
premesso che:

  • in data 16 maggio 2017 il sindaco di Lonate Pozzolo veniva tratto in arresto con le accuse di concussione, corruzione e abuso di atti d’ufficio
  • i fatti contestati, illustrati nella conferenza stampa della Procura di Busto Arsizio, risultano essere di una gravità inaudita
  • i fatti contestati, lungamente divulgati dagli organi mediatici, hanno diffuso un’immagine estremamente negativa dell’Amministrazione Comunale, divenuta mero strumento per ottenere vantaggi e interessi personali
  • non è pervenuta alcuna notizia in merito a dimissioni dalla carica di Sindaco
  • le dimissioni sarebbero un atto dovuto, sia da un punto di vista etico, sia per tutelare la dignità del Comune di Lonate Pozzolo, dei suoi dipendenti e dei suoi cittadini

considerato che:

  • in assenza di dimissioni del sindaco, le dimissioni presentate contestualmente dalla maggioranza dei consiglieri comunali provocano lo scioglimento del Consiglio Comunale
  • è necessario dare un forte segnale di effettiva e concreta distanza rispetto a quanto accaduto, manifestando così un reale rispetto dei principi di legalità e trasparenza

impegna tutti i consiglieri comunali
a presentare in maniera contestuale le proprie dimissioni al fine di provocare lo scioglimento del Consiglio Comunale.

[Audio] Consiglio Comunale del 16 Dicembre 2014

Pubblichiamo, di seguito, l’audio completo del Consiglio Comunale del 16-12-2014

http://youtu.be/js01BVdlVxU

ecco i punti all’ OdG con indicazione del minuto di inizio.

(rumori di fondo da 0:00 a 3:20)
1) 4:18 Comunicazioni
2) 10:01 Interrogazione num: 27710 Rosa, Perencin, Iannello : “Guasto impianto Videosorveglianza”
3) 27:00 Interrogazione num: 27711 Rosa, Perencin, Iannello : “Uso Sale Comunali”
4) 40:22 APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI POLIZIA MORTUARIA, ATTIVITA’ FUNEBRI E CIMITERIALI
5) 1:26:33 PIANO REGOLATORE CIMITERIALE COMUNALE (P.R.C.C.) – ADOZIONE.
6) 2:02:37 Approvazione Convenzione Comune Lonate Pozzolo – ALER
7) 2:27:11 Gestione Associata Lonate Pozzolo, Ferno e Samarate fornitura Energia Elettrica
8) 2:45:48 ORDINE DEL GIORNO PROT. N. 27639 DEL 05.12.2014 “CONSIGLIERE MIGLIORIN” AD OGGETTO:
ODG A SOSTEGNO DEL REFERENDUM CONSULTIVO PER LA REGIONE LOMBARDIA A STATUTO
SPECIALE.

 

La media del Pollo.

Chi ha studiato, anche alle medie o alle superiori, un po’ di statistica, ha sentito sicuramente parlare della “media del pollo”, simpatica citazione di una poesia di Trilussa, chiamata “la Statistica”, che nei suoi versi, appunto, declama la fine arte della Statistica.
Ecco la poesia:

« Sai ched’è la statistica? È ‘na cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c’entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co’ la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perch’è c’è un antro che ne magna due. »

In parole povere, se le statistiche dicono che ci spetta un pollo l’anno, e non l’avete mangiato, vuol dire che qualcun altro ne ha mangiati due.
Perchè questo prologo? Perchè in questi giorni sono apparsi alcuni articoli, riportati anche da questo Blog, che mettevano Lonate Pozzolo nella lista dei “Borghi più Felici” d’Italia.
Ora, prima di gonfiarci i petti d’orgoglio, come ha già fatto qualcuno (che è tra l’altro rimasto a sua volta sorpreso dai risultati) darei un occhiata a come sono stati estratti ed elaborati. Niente di complicato, una volta si chiamava verifica delle fonti, analisi dei dati, tabellina del nove, o se preferite, il termine utilizzato ultimamente è “fact checking”, e andrebbe fatto prima di scrivere l’articolo, ma si sa, la fretta di pubblicare a volte gioca brutti scherzi, specialmente ai nostri giornalisti di brughiera (cit).

I dati:
I dati provengono da uno studio, commissionato da “Il sole 24 ore” ad una società, la “Centro Studi Sintesi”, che ha elaborato una serie di dati statistici, provenienti da varie fonti, dando dei valori (arbitrari, aggiungerei io) di minimo e massimo visibili qui sotto, valori che includono Superficie del territorio, veicoli per 100 abitanti, Escursione termica, presenza di sportelli bancari, ed altro, che dovrebbero rappresentare la “felicità” della popolazione.

tabella1
Mi soffermo solo su alcuni punti: superficie tra i 9,6 e i 83,7 kmq , che ha escluso ben 2418 Comuni e Popolazione residente, tra i 5.000 e i 50.000, che ha escluso 4072 comuni (su 8057 totali). Già qui, qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè a Varese (80.927 Abitanti) o Gallarate (51.895 Abitanti) o Vizzola Ticino (586 Abitanti) , giusto per prendere delle realtà vicine, non hanno diritto a rientrare nelle statistiche, anche senza andare a scomodare i piccoli borghi della Valle d’Aosta, o dell’ Emilia Romagna o del Trentino (ben presente nella classifica).
Tagliata la testa e la coda, analizzando la tabella, si procede ad una ulteriore fase di scrematura, fino ad arrivare ai fatidici 176 comuni.
La seconda fase applica, a questi comuni restanti, 48 indicatori, presenti in un altra tabella. Tra questi ci sono: Reddito Irpef, Autobus per 100 abitanti, Classificazione sismica, ristoranti per 100 abitanti, escursione termica, ed altri, che influiscono con vari pesi sulla statistica.
Applicando questo filtro, otteniamo appunto la classifica finale che abbiamo visto pubblicata.

tabella2
Anche qui, qualche appunto ci sarebbe da fare: la tabella prevede, per valutare la sicurezza, la percentuale di Furti e Rapine (tra l’altro “pesata” al 40%) , mentre non fa nessun accenno ad altri tipi di Crimine, che, purtroppo, hanno funestato il nostro territorio negli ultimi anni, senza contare che vorrei conoscere i Lonatesi che denunciano regolarmente tutti i furti; Altro fatto che riguarda la sicurezza è la “classificazione sismica”, (questa pesata al 100%); Lonate ha la fortuna di essere in “zona 4”, ovvero la meno pericolosa, ma azzarderei che questo parametro non ha influito molto sulla criminalità o sulla sicurezza dei cittadini in generale.
Sicurezza che, badate bene, è stata classificata come 7ima su 176 comuni, e che ha fatto felici (a loro insaputa) i nostri amministratori, tralasciando il fatto che la stessa classifica ci dà al 160° posto per quanto riguarda la Cultura, 161° per i rapporti sociali, e al 174°, sempre su 176, per quanto riguarda le attività personali, quindi, sempre per la media del pollo, siamo poveri, ignoranti, ma sicuri. Se questa è la ricetta della felicità… io penso di no.
La classifica, per me, lascia il tempo che trova, e si rivela come un perfetto argomento per una chiaccherata estiva; Classifica uscita, tra l’altro in giorni non felici, per Lonate, dal punto di vista della cronaca, con ritrovamento di morti, mariti che picchiano le mogli, spacciatori che evadono dai domiciliari, e strani incendi che ovviamente “non fanno statistica”.
Lasciamo che i petti si gonfino di risultati “a loro insaputa”, aspettando di capire quali saranno le prossime iniziative per «mantenere» questo status di felicità, davvero inaspettata, che è piovuta sulle teste dei Lonatesi un po’ come le piogge che stanno funestando la nostra estate.

Ps. sempre guardando le tabelle, uno degli indici è “numero medio di giorni al mese con precipitazioni”. I dati saranno ovviamente quelli dell’anno scorso, ma viene da pensare che, con l’estate che sta facendo, l’anno prossimo non rientreremo più nella classifica.

Luca Perencin

Cultura e Dubbi

culturaIeri sera ho partecipato alla riunione indetta dall’Assessore alla Cultura De Novara per (cito) “… presentarmi e sentire le vostre proposte, anche al fine di programmare le attività che potranno essere promosse o patrocinate dall’Amministrazione Comunale …”

L’incontro era rivolto alle Parrocchie e alle Associazioni Culturali del Comune, ed è stato preceduto da un intervento dell’assessore Patera e di un funzionario del Comune, in merito alle nuove norme relative al piano di classificazione acustica del territorio. In breve, si voleva ribadire e “avvertire” le associazioni che è entrata in vigore la legge che obbliga chi organizza un qualsiasi evento pubblico a presentare, oltre le varie certificazioni, DIA, SCIA, ecc., anche una valutazione dell’impatto acustico, certificata da un tecnico abilitato, ovviamente a pagamento, ribadendo più volte, inoltre, che va presentata con “parecchio anticipo”.

Inutile dire che questa novità ha turbato non poco le associazioni presenti. Accollarsi una spesa aggiuntiva che può variare dai 600 agli 800 Euro, per un evento, non è cosa da poco, visti i tempi e le magre casse che normalmente le associazioni hanno. Tolte le poche eccezioni e la possibilità di autocertificarsi, tra l’altro “sconsigliata” dall’amministrazione, rimane solo quella di affidarsi ad un tecnico certificato dalla Regione e… pagare. Ci è anche stato suggerito di cominciare a contattare qualche tecnico della zona, per vedere se avesse potuto fare delle certificazioni “in amicizia”, ma a quel punto è stata avanzata la proposta di, perchè no diciamo noi, far sì che l’Amministrazione metta a disposizione un tecnico convenzionato, magari in collaborazione con altri comuni, che applichi una tariffa ragionevole. La risposta è stata piuttosto blanda: Ci stiamo pensando, è complicato, ci vuole un bando, ecc. Ovviamente la risposta non ha soddisfatto, ma attendiamo di capire quali soluzioni si vorranno prendere in merito.

Dopo questo gustoso siparietto si è passati all’intervento dell’Assessore De Novara, “coadiuvato” dal Presidente del Consiglio Comunale, in merito appunto alle attività Culturali.

L’intervento è stato in realtà molto rapido. Dopo una breve presentazione l’Assessore si è limitata a chiedere se ci “fossero proposte” in merito, lasciando la parola alle associazioni. Dopo qualche attimo di imbarazzante silenzio è stato chiesto quali fossero in realtà le proposte da parte dell’amministrazione, ma la risposta è stata, letteralmente “che fino a Dicembre dobbiamo attenerci ad un calendario prefissato che consiste in …bicipace“, precisando poi, che per gli eventi futuri non dobbiamo aspettarci Patrocini (spero intendesse contributi) perché i fondi sono sempre scarsi. Dopo qualche sguardo, tra di noi, interrogativo, ci sono stati gli interventi di auto-presentazione delle associazioni, e la serata si è conclusa sostanzialmente con un “teniamoci in contatto”. Fortunatamente, diciamo, il calendario delle Associazioni è ben più ricco, e prevede molti più appuntamenti della sola, seppur apprezzata, bicistoria (e non bicipace, come detto dall’assessore). Da parte di tutti è stato chiesto di dare una cadenza più stretta a questo tipo di incontri, oltre agli uno/due che normalmente vengono organizzati.

Qualche considerazione a margine: a essere buoni, voglio tener conto che fosse anche il primo incontro, ma un “discorsetto” me lo sarei preparato, o magari preso qualche appunto. Voglio sperare che, in ogni caso, la Cultura abbia il giusto peso in questa Amministrazione, che ha tanto proclamato, fino ad un mese fa, la sua dedizione e volontà di valorizzazione di tutte le Associazioni che (questo lo dico io, però) sono la linfa vitale e il vero motore sociale e di rinnovamento su cui possiamo contare, se vogliamo dare un futuro a questo paese.

L’impressione, lasciatemelo dire, non è stata molto positiva. Daremo il tempo di fare il necessario “rodaggio”, ma controlleremo sempre che l’impegno ci sia, e che sia concreto e consistente, per un settore, come quello Culturale, che potrebbe e dovrebbe essere sfruttato non solo per creare conoscenza, coscienza e comunità, ma potenzialmente per creare anche nuovi posti di lavoro, nuove opportunità, e, più in generale, un miglioramento generale della vita.

Luca Perencin

Conferenza dei Capigruppo sulla visita di Maroni a Lonate Pozzolo

Ad una settimana dall’incontro dei Sindaci dell’area Malpensa con il Presidente della Regione Maroni, tenutosi a Lonate, torniamo a fare il punto della situazione. Ieri sera, infatti, è stato convocata una conferenza dei Capigruppo sull’argomento.
Al di là delle notizie che, nel frattempo, erano uscite a mezzo stampa, sono emerse alcune considerazioni che riguardano il MasterPlan e le Aree Delocalizzate.
Per quanto riguarda il primo, in sostanza SEA non ha intenzione di procedere sul fronte “terza pista” almeno fino al 2018, almeno stando ai piani industriali. Questo non significa, aggiungo io, che si sia abbandonata questa strada. I piani industriali, si sa, si cambiano anche in fretta, se si ravvede un minimo di ripresa economica o di aumento del traffico aereo, almeno tale da «giustificare» un ipotesi del genere. Terremo quindi la guardia ben alta sull’argomento, che, come già detto, riguarda ben da vicino Lonate e il suo territorio. Per quanto ci riguarda, rimane sempre deciso e secco il nostro NO alla terza pista, per i motivi già più volte discussi.
Riguardo alle aree delocalizzate, è ancora in corso la trattativa regionale che prevede lo stanziamento di 3,9M€ per le demolizioni, che sono però «lordi» e si ridurrebbero a circa 2,4M€ utilizzabili realmente. Questa cifra servirebbe, purtroppo, a demolire solo il 54% dei fabbricati, in attesa di reperire altri fondi o individuare altre soluzioni. Alla nostra domanda su chi decide quali fabbricati abbattere, ci è stato risposto che spetta al Comune scegliere, e che verranno individuate delle aree omogenee.
Sul fronte locale, pare che sia stata chiesta l’applicazione dell’IRESA, una tassa sull’inquinamento ambientale, prevista a livello nazionale, ma applicata attualmente solo da Fiumicino. Sperando che non faccia la fine della tassa sul passeggero che doveva aiutare le popolazioni locali e che poi è stata incamerata e quasi azzerata dai trasferimenti statali.
Sarebbero stati chiesti anche valutazioni sulla possibilità di usufruire di alcuni servizi dell’Aeroporto, in compensazione, come il teleriscaldamento per gli uffici comunali e le scuole (ipotesi, aggiungo ancora personalmente, che prevederebbe comunque una alta spesa di impianto, con benefici tutti da valutare).
Si è parlato poi della situazione econonomica e aziendale che sta attraversando SEA, con gli sviluppi che stiamo leggendo in questi giorni, come la bocciatura del referendum per il passaggio alla nuova Airport Handling, fatti che sono ancora in evoluzione.
A quanto pare sembra che questo sia stato solo uno di altri incontri che la giunta regionale ha intenzione di svolgere, con l’intenzione di accorpare i vari tavoli di discussione con un «tavolo unico» periodico. Abbiamo ribadito l’importanza della partecipazione popolare a queste discussioni, mediante conferenze pubbliche, o quantomeno con la partecipazione della giunta Comunale, ma ci è stato fatto capire che questa modalità non è gradita, ufficialmente per questioni logistiche e/o di sicurezza. Ribadiamo la necessità di mantenere sempre informati i cittadini sugli sviluppi di queste vicende, e quindi chiederemo ancora di poter partecipare, o quantomeno avere un rapporto dell’accaduto, in un ottica di trasparenza e partecipazione.