Zero virgola tre percento

Se arriveranno 36 richiedenti asilo a Lonate Pozzolo saranno lo 0,3% della popolazione lonatese. Tre profughi ogni mille abitanti, però “stanno dilagando”. Addirittura “Samarate trema”!

Sarebbe ora di abbandonare questi toni esagerati ed affrontare la situazione. Situazione che non è un’emergenza: è semplicemente la realtà e come tale va trattata.
Senza preconcetti e senza frasi fatte, senza le mille paure alimentate artificialmente per ottenere consenso.

Si sentono le solite obiezioni, per esempio: “Aiutiamoli a casa loro”.
Quando chi fugge magari abbandona una terra dilaniata dalla guerra.
Quando si vive sotto assedio da anni e “casa loro” per esempio è questa:

Aleppo
Aleppo

Quando si scappa da una dittatura e da un regime liberticida come quello dell’Eritrea.

O quando semplicemente si cerca di sopravvivere, come farebbe chiunque di noi se non avesse avuto la fortuna di nascere in questa parte di mondo.

E’ evidente che le situazioni vanno gestite, ma non certo affrontandole di pancia e istericamente urlando all’invasione, oppure iniziando a lamentarsi con i soliti “benaltrismi”. Si trova sempre qualcosa di più importante da discutere, un problema più urgente, un dover pensare prima a qualcos’altro, spesso dando voce semplicemente al proprio egoismo.

Il tema dell’assemblea civica di Lonate Pozzolo lo scorso anno era stata l’accoglienza: “Accoglienza: dalla storia dell’immigrazione al futuro dell’integrazione”.
Abbiamo l’occasione di mettere in pratica quello di cui si parlava undici mesi fa.

Ci sono persone che chiedono aiuto, che affrontano mille pericoli e mettono a rischio la propria vita e quella delle proprie famiglie per un piccolo barlume di speranza.
Sono persone. Non sono immigrati, rifugiati, profughi. Sono uomini, sono donne, sono bambini.

E il sindaco di Lonate ha il coraggio di affermare che siamo noi le vittime?

“Restiamo umani”

Nadia Rosa

La Prealpina del 26 ottobre 2016
La Prealpina del 26 ottobre 2016