Cultura e Dubbi

culturaIeri sera ho partecipato alla riunione indetta dall’Assessore alla Cultura De Novara per (cito) “… presentarmi e sentire le vostre proposte, anche al fine di programmare le attività che potranno essere promosse o patrocinate dall’Amministrazione Comunale …”

L’incontro era rivolto alle Parrocchie e alle Associazioni Culturali del Comune, ed è stato preceduto da un intervento dell’assessore Patera e di un funzionario del Comune, in merito alle nuove norme relative al piano di classificazione acustica del territorio. In breve, si voleva ribadire e “avvertire” le associazioni che è entrata in vigore la legge che obbliga chi organizza un qualsiasi evento pubblico a presentare, oltre le varie certificazioni, DIA, SCIA, ecc., anche una valutazione dell’impatto acustico, certificata da un tecnico abilitato, ovviamente a pagamento, ribadendo più volte, inoltre, che va presentata con “parecchio anticipo”.

Inutile dire che questa novità ha turbato non poco le associazioni presenti. Accollarsi una spesa aggiuntiva che può variare dai 600 agli 800 Euro, per un evento, non è cosa da poco, visti i tempi e le magre casse che normalmente le associazioni hanno. Tolte le poche eccezioni e la possibilità di autocertificarsi, tra l’altro “sconsigliata” dall’amministrazione, rimane solo quella di affidarsi ad un tecnico certificato dalla Regione e… pagare. Ci è anche stato suggerito di cominciare a contattare qualche tecnico della zona, per vedere se avesse potuto fare delle certificazioni “in amicizia”, ma a quel punto è stata avanzata la proposta di, perchè no diciamo noi, far sì che l’Amministrazione metta a disposizione un tecnico convenzionato, magari in collaborazione con altri comuni, che applichi una tariffa ragionevole. La risposta è stata piuttosto blanda: Ci stiamo pensando, è complicato, ci vuole un bando, ecc. Ovviamente la risposta non ha soddisfatto, ma attendiamo di capire quali soluzioni si vorranno prendere in merito.

Dopo questo gustoso siparietto si è passati all’intervento dell’Assessore De Novara, “coadiuvato” dal Presidente del Consiglio Comunale, in merito appunto alle attività Culturali.

L’intervento è stato in realtà molto rapido. Dopo una breve presentazione l’Assessore si è limitata a chiedere se ci “fossero proposte” in merito, lasciando la parola alle associazioni. Dopo qualche attimo di imbarazzante silenzio è stato chiesto quali fossero in realtà le proposte da parte dell’amministrazione, ma la risposta è stata, letteralmente “che fino a Dicembre dobbiamo attenerci ad un calendario prefissato che consiste in …bicipace“, precisando poi, che per gli eventi futuri non dobbiamo aspettarci Patrocini (spero intendesse contributi) perché i fondi sono sempre scarsi. Dopo qualche sguardo, tra di noi, interrogativo, ci sono stati gli interventi di auto-presentazione delle associazioni, e la serata si è conclusa sostanzialmente con un “teniamoci in contatto”. Fortunatamente, diciamo, il calendario delle Associazioni è ben più ricco, e prevede molti più appuntamenti della sola, seppur apprezzata, bicistoria (e non bicipace, come detto dall’assessore). Da parte di tutti è stato chiesto di dare una cadenza più stretta a questo tipo di incontri, oltre agli uno/due che normalmente vengono organizzati.

Qualche considerazione a margine: a essere buoni, voglio tener conto che fosse anche il primo incontro, ma un “discorsetto” me lo sarei preparato, o magari preso qualche appunto. Voglio sperare che, in ogni caso, la Cultura abbia il giusto peso in questa Amministrazione, che ha tanto proclamato, fino ad un mese fa, la sua dedizione e volontà di valorizzazione di tutte le Associazioni che (questo lo dico io, però) sono la linfa vitale e il vero motore sociale e di rinnovamento su cui possiamo contare, se vogliamo dare un futuro a questo paese.

L’impressione, lasciatemelo dire, non è stata molto positiva. Daremo il tempo di fare il necessario “rodaggio”, ma controlleremo sempre che l’impegno ci sia, e che sia concreto e consistente, per un settore, come quello Culturale, che potrebbe e dovrebbe essere sfruttato non solo per creare conoscenza, coscienza e comunità, ma potenzialmente per creare anche nuovi posti di lavoro, nuove opportunità, e, più in generale, un miglioramento generale della vita.

Luca Perencin