Benvenuti a Lonate Pozzolo, MedioEvo

E’ stato approvato da maggioranza e Lega (prove della nuova alleanza?) il nuovo Statuto Comunale.
Il testo dello statuto è standard: basta una ricerca del testo per trovare decine di Comuni con lo stesso schema. Un esempio tra tutti il Comune di Sergnano (CR) (scelto giusto perché nel file dello statuto lonatese fornito ai consiglieri veniva indicato come “autore del file”).

I commi che hanno fatto più discutere in Consiglio Comunale sono stati quelli contenuti tra le finalità dell’Ente:
– la difesa e la tutela della vita umana nell’arco della sua esistenza
– il riconoscimento della famiglia come ambito primario di formazione della persona
Questa però è la versione del Comune di Sergnano.

A Lonate Pozzolo si è voluto modificarli come segue:
– la difesa e la tutela della vita umana dal concepimento alla morte naturale nell’arco della sua esistenza
– il riconoscimento della famiglia naturale come ambito primario di formazione della persona

Già in commissione la questione aveva fatto parecchio discutere, da un tentativo di negare la modifica dello schema preso a modello, ad affermazioni bizzarre come “Voi volete ucciderlo!” (non ho ancora capito chi…)
In Consiglio Comunale la discussione è ampiamente proseguita. I presenti hanno potuto ascoltare le perle di alcuni consiglieri:
– affermazioni omofobe (“Ah, no! Due uomini, no!”)
– appassionate difese del diritto della donna all’interruzione di gravidanza per poi bocciare l’emendamento proposto e approvare lo statuto
– affermazioni illogiche come “Dire famiglia è divisivo, invece dire famiglia naturale non lo è”

Tra le finalità dell’Ente si parla anche di “superamento degli squilibri economici, sociali e territoriali esistenti nel proprio ambito al fine di garantire ad ogni persona pari diritti ed opportunità senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
Inutile dire che l’emendamento proposto per aggiungere “senza distinzione di orientamento sessuale” è stato bocciato con grandissimo sdegno.

Un eclatante esempio di come si voglia imporre la propria visione del mondo senza tener alcun conto della realtà in cui si vive e soprattutto senza avere il minimo rispetto delle opinioni altrui.

La Prealpina del 7 marzo 2014
La Prealpina del 7 marzo 2014