Piazza di Tornavento in pericolo?

Sono ormai parecchi giorni che in paese si rincorrono le voci sul futuro della piazza di Tornavento.

Pare infatti che l’amministrazione comunale, in particolare l’assessore Portogallo, sia intenzionata a cedere l’utilizzo di buona parte della piazza a un’attività commerciale di prossima apertura.

E’ a tutti evidente che la stupenda piazza di Tornavento non può essere tolta all’utilizzo di lonatesi e visitatori che la raggiungono per ammirare il panorama sulla valle del Ticino.

Abbiamo presentato la seguente interrogazione per capire quello che sta succedendo.

I Democratici Uniti sono pronti a intraprendere qualsiasi iniziativa per proteggere la piazza di Tornavento.

 

Oggetto: interrogazione piazza di Tornavento

 Premesso che:

  • Piazza Parravicino a Tornavento è un gioiello per il territorio di Lonate Pozzolo

 Considerato che:

  • la piazza è un bene comune che tutti hanno il diritto di poter apprezzare e frequentare

Si chiede:

  • se l’amministrazione comunale ha progetti di intervento sulla piazza di Tornavento;
  • se ci sono vincoli ambientali da rispettare per apportare modifiche, anche piccole, alla piazza;
  • qual è la massima superficie concedibile come occupazione di suolo pubblico;
  • quale tipo di arredo urbano è possibile utilizzare in tale superficie regolarmente occupata;
  • quale fondamento hanno le ricorrenti voci di concessione di buona parte della piazza a operatori privati;
  • in caso affermativo, quali interventi sarebbero permessi e come si concilierebbero con l’uso pubblico della piazza, sia per la fruizione dei privati cittadini, sia per la realizzazione di manifestazioni pubbliche (mercatini, eventi, ecc.).

Interrogazione sulla TARES

Negli scorsi giorni il Parlamento con la conversione in legge del DL 102/13 ha dato la possibilità ai Comuni di non applicare la Tares (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) per l’anno 2013 ma di mantenere la “vecchia” Tarsu (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani).

Nei dintorni di Lonate Pozzolo per esempio Busto Arsizio ha scelto di non passare alla Tares e di non gravare troppo sulle tasche di cittadini e imprese bustocche.

Il gruppo consiliare dei Democratici Uniti ha presentato la seguente interrogazione per sapere se l’assessore al bilancio di Lonate Pozzolo è a conoscenza di questa possibilità e si è attivato quantomeno per valutare la possibilità di tornare alla Tarsu.

Le tariffe Tares infatti sono penalizzanti per i cittadini e soprattutto per le attività produttive, che in un momento di crisi economica come quella attuale, non riescono a sostenere ulteriori aggravi di imposte.

 

Oggetto: interrogazione TARES

Premesso che:

  • la perdurante crisi economica ha colpito pesantemente i cittadini e soprattutto le attività produttive lonatesi;
  • il nuovo tributo denominato Tares incide in maniera ben più onerosa rispetto alla Tarsu che è andata a sostituire;

Considerato che:

  • il Consiglio Comunale ha approvato, con il voto contrario dei Democratici Uniti, la delibera n. 37 del 2/10/2013 avente ad oggetto il piano finanziario e la determinazione tariffe del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES) per l’anno 2013;
  • il Parlamento ha consentito ai comuni di non applicare le tariffe Tares e di ritornare a quelle Tarsu (con la sola maggiorazione di 30 centesimi a metro quadrato) con la conversione in legge del D.L. 102/2013;

Si chiede:

  • se l’amministrazione comunale nella persona dell’assessore al bilancio è a conoscenza della possibilità per i Comuni di non applicare la Tares per l’anno 2013 continuando ad applicare la Tarsu;
  • se l’amministrazione comunale nella persona dell’assessore al bilancio ha considerato l’opportunità di ritornare all’applicazione della Tarsu per l’anno 2013 dando incarico agli uffici di attivarsi per valutare tale possibilità e l’impatto economico di tale decisione;
  • se l’amministrazione comunale ha infine intenzione di non incidere con una tassazione eccessiva delle attività produttive lonatesi e dei privati cittadini provvedendo a revocare l’applicazione della Tares per l’anno 2013.