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Il buon Volontè si dimostra, anche in questa occasione, un grandissimo esperto di normative e soprattutto un grande estimatore di quella che si chiama “partecipazione”. Anzi sarebbe più opportuno ribadire che lui è un esperto nel non rispettare la partecipazione.
Precisazione di ordine tecnico, politico, amministrativo: i consiglieri comunali non hanno sottoscritto (per legge non possono) le osservazioni. Lo hanno fatto i cittadini, altri enti e lo hanno fatto nei periodi previsti per legge. Questo periodo parte dalla publicazione dopo l’adozione e ha la durata di 60 giorni. Quindi che senso ha richiamare la non partecipazione alla Adozione del pgt?
E soprattutto se i consiglieri comunali per legge, non posso firmare e presentare osservazioni, possono incidere facendo proposte, sostenendo le osservazioni arrivate da cittadini, enti etc. Questa è la modalità di approvazione del pgt. Non una strategia politica è previsto per legge.. Ma si sa le leggi si ignora…o si finge di non conoscerle…e si corre il rischio di parlare solo per dare aria ai denti.
Ci sono state poi tra l’adozione e l’approvazione anche dei passaggi nella Commissione Tecnica, dove i consiglieri hanno potuto vedere le osservazioni e capire come comportarsi rispetto anche alle osservazioni 143 arrivate al pgt.
Visto che si poteva incidere “solo nella fase di adozione”, perchè sono state fatte le serate di approvazione?
Perchè sono stati lasciati 60 giorni ai cittadini per presentare le proprie osservazioni?
Sono domande che forse Volontè dovrebbe porsi, o forse no! Perchè farsele certe domande, soprattutto quando sono i cittadini a diventare protagonisti con degli strumenti messi a loro disposizione per legge.
Lui è uno di quelli che ha sempre ragione. Lui è quello bravo, gli altri no! Gli altri sbagliano, lui ignora semplicemente le regole basilari della vita amministrativa.
Se dobbiamo fare un analisi seria, fino in fondo, le cose dette da Volontè non sono del tutto fuori luogo. In effetti l’opposizione avrebbe dovuto battagliare in fase d’adozione del PGT. In quel momento doveva uscire fuori la contro proposta o almeno indicazioni significative di cambiamento del PGT. Tutto questo non è avvenuto. Certo le osservazioni sono un momento fondamentale della partecipazione democratica del cittadino, ma sappiamo anche che quasi sempre le modifiche richieste rispondono ad interessi specifici e non mettono in discussione la filosofia urbanistica del PGT. Detto questo, non vi è dubbio che la discussione doveva proseguire nei tempi dovuti e già programmati, dando maggior possibilità d’intervento ai consiglieri comunali e permettere al pubblico di assistere al dibattito.
Io ho partecipato (tra il pubblico) alla prima serata, e al di là della noiosissima elencazione delle osservazioni e contro deduzioni, era chiaro che i “giochi” non potevano essere modificati. Tutto era blindato. Dopo tutto questo PGT è il frutto di un’estenuante trattativa totalmente interna alla maggioranza. Dunque nulla poteva essere più modificabile. Qui il ruolo dell’opposizione doveva emergere mettendo in contraddizione le scelte urbanistiche proposte dalla maggioranza.
Non è un caso che per difendere questo nuovo strumento urbanistico sia stato delegato (di fatto) anche il ruolo politico al tecnico estensore. La tiritera dell’assessore al territorio era la dimostrazione lampante di un’incapacità a dare risposte chiare ai drammatici problemi di questo martoriato paese. Aree delocalizzate, risposte zero!! Sviluppo residenziale nelle vicinanze del torrente Arno, una follia!! Ulteriore occupazione di suolo per aree industriali a fronte di immense disponibilità di capannoni, altra follia!!! Cancellazione (dunque sconfessione) del famoso Documento d’Inquadramento Urbanistico che doveva essere propedeutico alla formulazione del PGT!! Introduzione di norme che complicano lo sviluppo edilizio!!! Il concetto di perequazione (buono solo in teoria) diventerà il blocco dell’edilizia. Poi ci sono le cose che sono state approvate ma taciute nel dibattito. L’area per la moschea?? Il bonus volumetrico per il semplice passaggio dal PRG al PGT?
Ora nell’ambito dell’opposizione non mancano le competenze specifiche su questi temi e allora perché questi silenzi? E’ chiaro che non mi rivolgo alla capo gruppo dei DU, che è l’unica comunque a stare sul fronte della battaglia contro questa maggioranza. Alla fine ci troviamo uno strumento urbanistico che di fatto non costituisce nessuna novità per il futuro.