17 pensieri riguardo “In breve”

    1. L’ho trovato anomalo anch’io, considerando che l’attuale Amministrazione del Comune di Lonate generalmente è restia a organizzare serate pubbliche di qualsiasi genere sotto elezioni. Un esempio per tutti, ma non l’unico, il rifiuto di organizzare/patrocinare/partecipare alla serata sulle osservazioni contro il Masterplan organizzata da Viva Via Gaggio.

      1. Sai, Nad70, che, a sette giorni dalle elezioni, non so ancora per chi votare per le politiche? Per le regionali, invece, ho le idee chiare: voterò il mio supereroe Jimmy Pasin. Mi fa piacere che Pasin sia stato invitato al dibattito pre-elettorale di lunedì 18. Mi dispiace, invece, non leggere fra i presenti il nome di Giampaolo Livetti, fernese, ex-assessore alla Cultura di Lonate Pozzolo, consigliere provinciale in carica e candidato alle regionali per la lista “Etico – A Sinistra”. Sarà stato invitato? Chissà.
        Fra gli altri, mi sarebbe piaciuto leggere il nome di Cinzia Colombo, Assessore all’Ecologia e alla Partecipazione di Gallarate, ugualmente candidata alle elezioni regionali per Sinistra Ecologia e Libertà.

        Certo, poi non si possono invitare tutti i candidati di tutte le liste, bisogna fare delle scelte. Dovendo scegliere, avrei evitato di invitare DUE candidati della stessa lista, il PD. Bisogna, però, forse tener presente che Pasin è un dichiarato “bersaniano” e Alfieri un altrettanto dichiarato “renziano”. Fra bersaniani e renziani ora vige una tregua armata, ma fino a poco fa se ne sono dette e fatte “di ogni”. Pasin e Alfieri, a ben vedere, potrebbero essere rappresentanti di due partiti diversi.

        Noto anche l’assenza di esponenti della lista FARE – Fermare Il Declino, attiva anche a Lonate Pozzolo grazie al lavoro dell’amico Paolo Tiziani. Anche per loro, la stessa domanda: saranno stati invitati?

        Boh!

        Ciao ai lonatesi!

  1. Togliamo ogni dubbio. Poco fa ho parlato con LIVETTI e mi ha confermato che non è stato invitato alla serata sulla legalità. Così come non è stato invitato alla discussione sul MAGA svoltatsi a Gallarate. Cosa pensare? C’è una volontà precisa ad escludere ? Livetti ha insegnato al liceo scientifico di Gallarate per 24 anni, è stato assessore alla cultura nel comune di Lonate Pozzolo ed è attualmente consigliere provinciale: si può pensare che abbia “qualcosina” da dire in un confronto elettorale.
    Ora che per ben due volte ci si dimentichi di invitarlo fa nascere il sospetto che qualcuno abbia timore del confronto o semplicemente giochi sporco la partita elettorale. Concordo con Rob, o il confronto lo si apre a tutti oppure non è un confronto. Siamo in campagna elettorale e per chi richiama sempre la trasparenza e la legalità (come il Gruppo legalità) non è una bella figura.

  2. Partendo dal presupposto che l’obbiettivo dovrebbe essere quello di portare un rappresentante del nostro territorio in regione e sapendo che i posti non sono molti (e comunque non c’è posto per tutti!), dal mio punto di vista è poco sensato proporre diverse candidature locali.
    A maggior ragione quando si tratta di candidati che perseguono gli stessi principi magari con diverse sensibilità.
    Il risultato potrebbe essere una forte frammentazione dei voti ed una grande probabilità di esclusione di tutti tra gli eletti.
    Allora o c’è una logica diversa che porta a risultati migliori, ma che io non sono in grado di comprendere, o mi permetto di dubitare che il tutto avvenga nell’interesse del territorio. Naturalmente sono pronto a ricredermi non appena mi verrà dimostrato il contrario.

    1. Non comprendo il ragionamento. Vuoi dire che va bene fare una selezione preventiva eliminando quelle che possono essere le “liste piccole” (nella fattispecie FARE-Per fermare il declino e Etico-A sinistra)?
      Allora bisognava forse anche scegliere tra Pasin e Alfieri e far intervenire solo uno dei due, no?

      1. Ho cercato di allargare il punto di vista senza concentrarmi sulla serata (forse è questo l’equivoco), per verificare, o essere aiutato a comprendere quali opportunità offre una frammentazione territoriale all’interno della medesima coalizione.
        Dopo di che credo che tutti abbiano il diritto di candidarsi a rappresentarci, anche se credo a scapito di quegli elettori che, nel medesimo territorio, condividono i principi di cui tutti i candidati sono portatori .
        A meno che qualcuno dimostri che divisi sugli stessi principi si vince.
        Del resto non riesco a cogliere differenze se non sfumature o sensibilità nelle cose che propongono i candidati territoriali della coalizione Ambrosoli.

  3. Il confronto che si è svolto lunedì 18 tra i candidati al Consiglio regionale è stata una delusione totale. Presenti Alfieri per il PD – Colombo per la Lega – Calegari per UDC – Marsico per il PDL . Hanno disertato Pasin (PD) e Borgatti (M5S).
    Ha condotto il confronto il giornalista Saporiti. Quattro domande sulla legalità e tre minuti di tempo per ogni candidato per la risposta.
    Noia totale. Parole tutte uguali. Tempo perso. In sostanza il gioco tra i candidati era quello di non attaccarsi.
    La parola poi è passata al pubblico. Un pubblico di circa 35/40 persone, tutti addetti ai lavori e supporter vari. Cittadini comuni, praticamente nessuno.
    Sono intervenuto definendo il confronto una melassa. In sostanza nessuno dei candidati ha fatto un minimo d’analisi del perché il Consiglio Regionale è stato sciolto anticipatamente, eludendo così l’elemento centrale della serata che era appunto la legalità. Solo dopo il mio breve intervento e considerazione si sono scaldati (ma con moderazione) gli animi dei candidati. Nulla di più.
    Poi ho posto la domanda agli organizzatori della serata perché non fosse stato invitato anche il candidato Livetti della lista ETICO a Sinistra. Considerando che è un candidato di questo territorio. Tra i presenti ( Simontacchi – Portogallo – Mantovani) del gruppo organizzatore mi risponde l’assessore Simontacchi: “… abbiamo deciso che se avessimo invitato tutti i rappresentanti delle liste sarebbero stati troppi, e poi abbiamo deciso all’unanimità, quindi se ci sono obiezioni ci si rivolga alla propria parte politica….”. Una risposta patetica e penosa. Come dicono i veneti “peso el tacòn del buso”. E questa sarebbe il comportamento trasparente del gruppo per la legalità?

  4. Rispondo (colpevolmente in ritardo) su alcuni punti che mi chiamano in causa direttamente.
    (1) Livetti al MAGA – L’invito è stato inoltrato alle segreterie dei partiti e divulgato a mezzo stampa: chi ha voluto intervenire lo ha potuto fare! Nonostante la scelta iniziale fosse di non far intervenire più di una persona della stessa lista, poi mi risulta sia stato lasciato spazio a tutti i candidati che hanno chiesto la parola. Secondo me, se qualcuno ha scelto di non intervenire è perché non lo ha ritenuto utile/opportuno per la sua campagna elettorale!
    (2) Trasparenza del gruppo della legalità – non sto qui a rinfocolare la polemica sulle modalità di selezione dei partecipanti (fosse stato per me, sarebbe bastato invitarne due!), ma se qualcuno pensa di essere capace di OTTENERE (nel concreto!!) risultati migliori di quelli che sono stati realizzati finora, si faccia avanti che gli/le cedo volentieri il mio posto (in fondo, per “fermare il declino” di questo paese ci si può anche far da parte, anche se non mi risulta di aver millantato titoli come invece è successo a qualcun altro). Se invece si ritiene INUTILE (se non CONTROPRODUCENTE) la presenza a Lonate Pozzolo di questo gruppo, allora lo si dichiari apertamente e si porti avanti la proposta del suo scioglimento.

  5. Come ha detto Dn.Br. “peso el tacòn del buso”. Forse mi sono perso qualche passaggio, ed allora vi chiedo di aggiornarmi. Domanda: qualcuno ha “accusato” i membri del Gruppo per la legalità di avere titoli falsi? No perché se così fosse, allora avrebbe ragione The Jack, altrimenti non ho capito la sua frase. A titolo personale ritengo che il fatto specifico dell’altra sera sia una cosa poco corretta nel senso che se l’obbiettivo era far conoscere le opinioni dei candidati dei vari movimenti/partiti, allora si doveva invitare tutti i movimenti/partiti. Inoltre mi viene un dubbio: perché contingentare il tempo? Se si danno pochi minuti per rispondere mi viene un sospetto: i candidati conoscevano già le domande? Se così fosse, perché incontrarsi? In fine: forse sarebbe opportuno che i vari responsabili del Gruppo per la legalità spieghino in maniera semplice ma dettagliata lo scopo del Gruppo stesso; scusate ma un Gruppo così non dovrebbe essere attivo? Non dovrebbe informare la popolazione dei progressi (o regressi) sulla legalità nel territorio? Non dovrebbe avere il polso della situazione sul territorio, in collaborazione (almeno per avere i dati) con i vari organi preposti alla legalità/sicurezza. Non voglio assolutamente Fare il fenomeno, e non serve ne una laurea ne un master 😀 ma se si parla di flop, anziché offendersi, o prendersela sul personale, ritengo sia il caso di riflettere sugli eventuali errori e porre rimedio, per il bene del popolo.

    1. Non ho problemi con le critiche, ne ho subite (volente o nolente) molte e sono convinto che ne dovrò subire ancora tante, Mi aiutano quelle costruttive, che permettono di migliorare; mi piacciono ancor di più quelle che propongono i miglioramenti e che sono accompagnate dalla disponibilità a collaborare e a dare una mano, specialmente quando si condividono ideali e/o obiettivi. Ci sono però dei casi in cui le critiche mi indispettiscono. Si tratta soprattutto delle situazioni in cui percepisco (ed è in effetti una visione soggettiva, che dipende ovviamente da come io leggo le dichiarazioni altrui) la voglia di demolire senza che sia accompagnata dalla costruzione di qualcosa di migliore, per esempio quando si polemizza per il mancato invito a un candidato che sarebbe ovviamente stato in grado di intervenire e dire la sua (come persino un “comune” cittadino ha potuto fare). se proprio lo avesse ritenuto utile e importante.
      In ogni caso, mi permetto di ribadire un concetto che ho già espresso: se c’è qualcuno che vuole portare un contributo di idee e di proposte “attive” al gruppo di lavoro per la legalità io sono disposto a cedergli/le il posto fin da subito.

  6. Essendo io membro del gruppo dico la mia. Io ho partecipato solo alla prima riunione dove si era abbozzata l’idea di organizzare questa serata. Ho detto subito che sarebbe stato utile invitare tutti i candidati e che nel caso non si fosse presentato qualcuno di qualche lista non aveva scusanti poichè erano stati tutti invitati. Sono stato l’unico a pensarla così. Alle altre riunioni che ci sono state in seguito per organizzare la serata non ho partecipato, essendo impegnato direttamente con Pasin per la campagna elettorale. Ero parte in causa, se così si può dire e quindi ho lasciato agli altri il compito di organizzare la serata. Sulla non presenza di Pasin e anche mia alla serata di Lonate, abbiamo comunicato la sua assenza agli organizzatori nel momento in cui abbiamo verificato la non presenza di un candidato del Partito Democratico in una diverso incontro pubblico che si svolgeva in contemporanea ma a Varese. Giusto per precisare

  7. La risposta di thejack purtroppo non mi chiarisce le idee ma mi crea ulteriori dubbi.

    La questione MAGA non la conosco a fondo, ma mi pare strano che in tempi di liste civiche si mandino gli inviti alle “segreterie dei partiti” (o che qualcuno si debba ritenere invitato da un articolo di giornale). Non so però come sia andata, chi sia stato invitato e chi no o chi ha effettivamente partecipato, e quindi non aggiungo altro.

    La serata legalità invece ribadisco di averla trovata anomala. A maggior ragione ora che leggo che secondo thejack sarebbe stato un buon risultato avere una serata con due soli partecipanti (quali due, per curiosità?). O leggendo Walter, che dice di essere stato l’unico a pensare di invitare tutti i candidati. Le esclusioni a priori non mi piacciono molto.

    Mi sarebbe piaciuto che il Comune avesse organizzato un dibattito tra candidati, un vero confronto sugli argomenti che stanno alla base di quella che può essere la scelta elettorale di ciascuno.
    Discutere solo di legalità è utile, ma non lo ritengo un buon (opportuno) argomento da campagna elettorale, a meno che qualcuno dica che è CONTRO la legalità. Dubito che accadrà mai.

    Con questo non mi sembra di aver detto che il gruppo legalità sia INUTILE o CONTROPRODUCENTE.
    Solo che l’organizzazione di una serata di campagna elettorale fatta in questo modo non è certo un risultato sullo stesso piano
    di una serata con Dalla Chiesa o con la realizzazione di un progetto educativo con le scuole.

  8. (1) MAGA – in provincia di Varese, per le elezioni provinciali si sono presentate 19 liste con 127 candidati: qualcuno ha l’elenco degli indirizzi di mail di tutti (ma poi basta una mail per invitare un candidato oppure è necessaria una lettera ufficiale in carta intestata?). Ribadisco: l’invito è stato mandato ai riferimenti provinciali di lista e comunicato ai giornali. Siccome tanti candidati hanno risposto a questa modalità di invito mi sembra chiaro che chi non è intervenuto non lo ha voluto fare.
    (2) Serata legalità – due candidati: uno a favore di Maroni e uno per Ambrosoli (scusate la franchezza, ma penso che Albertini non abbia possibilità di vittoria), scegliendo se possibile tra quelli con maggiori possibilità di successo – come dire che presumevo potesse essere un momento in cui chiedere impegni precisi [anche e soprattutto rispetto alla situazione locale, a meno che non ci siamo convinti che a Lonate la mafia non esista più] a chi aveva buone probabilità di arrivare in consiglio regionale (nella maggioranza o all’opposizione). Poi c’è stata la proposta di allargare a tutte le rappresentanze (intesa come coinvolgimento almeno di un rappresentante per ogni candidato alla presidenza della regione Lombardia). L’unanimità finale (che confermo) si è raggiunta su un livello di compromesso che ha permesso di evitare che il tutto sfociasse in un nulla di fatto (ma forse il non far nulla avrebbe evitato molte polemiche).

  9. Tutti i post rafforzano la mia convinzione: non giova la frammentazione di candidati della stessa coalizione nello stesso territorio; anzi creano inevitabili inutili e dannose contrapposizioni che in condizioni normali sono un naturale dibattito ma con le elezioni si trasformano in polemica senza alcun vantaggio per gli elettori.
    Polemica che certi comportamenti possono fomentare o attenuare: una tavola rotonda sulla legalità,organizzata a Lonate dal gruppo allo scopo costituito, coi candidati alla regione, credo che non dovrebbe prescindere dalla presenza dell’unico candidato che fa riferimento alla medesima nostra polizia locale. Indipendentemente dall’appartenenza politica.
    Al di là del mio punto di vista non metto in discussione la libertà di scelta del gruppo.

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