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Ancora condoglianze alla famiglia, nuovi lonatesi per bene, che una rappresentanza del corso di italiano ha incontrato ieri.
Per i lonatesi che non fanno politica, l’impresa di finire su “LaPrealpina” da vivi è assai ardua. “La Prealpina” e la stampa locale in genere sono un disgraziatoio.
Si parla di immigrazione solo quando c’è una tragedia in casa, si parla di Centro Anziani solo quando c’è un morto “misterioso”. E così via. Per gli eventi positivi e propositivi, un trafiletto se va bene; per i drammi privati, le mezze paginate, magari anche con foto.
Da sempre è il fatto negativo a far notizia? Vista la crisi dei giornali, non so fino a che punto. Magari si venderebbero più copie se si parlasse di più delle tante belle cose che comunque succedono, partendo anche da qui a Lonate Pozzolo. Tra le tante cose belle (che ho avuto dalla vita), c’è l’associazionismo. Lo si racconti!
Certo, forse le belle cose sono meno evidenti, appariscenti e sensazionali. Le si deve andare a cercare. Eppure potrebbero portare più soddisfazione per tutti, editori e lettori.
Ciao ai lonatesi. Un CIAO specale a dn.br., che non leggo da un bel po’ e che mi manca.