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Visto l’aumento delle morti e malattie dovute a problemi polmonari, almeno uno screening sullo stato di salute i nostri amministratori non si sentono in dovere di promuoverlo?
Cosa aspettano a fare qualcosa di serio e concreto?
Il solito silenzio, invece, mentre si abbattono intere aree verdi per cementificare (zona ultimo market docet).
Già, bisogna far cassa….
L’importante che la cassa poi non serva per curare le malattie provocate dal “far cassa”: sarebbe un’inutile e dolorosa partita di giro sulla pelle dei cittadini, un’inutile spreco di energie.
…e vien quasi il dubbio che respirare a pieni polmoni, “faticare” lungo le piste cilopedonali costruite o progettate in una zona così inquinata come la nostra, possa provocare più danni che benefici.
E se tale dubbio fosse confermato dai fatti, sarebbe un disastro!
Sarebbe meglio, allora, se anzichè spender soldi per la costruzione di percorsi “in natura”, con gli stessi soldi si organizzassero pullman verso siti più salubri dove fare attività fisica.
E’ una provocazione? Mica troppo…..
E’ un fatto decisamente positivo che ci siano tre interrogazioni contemporanee per chiedere conto sulla qualità dell’aria che respiriamo. Bisogna abbattere l’indifferenza delle tre amministrazioni comunali di centro destra. Questi fanno gli ecologisti a parole, ma nel concreto non compiono nessun atto significativo.
Aggiungo un suggerimento: perchè non inviare l’interrogazione anche alla Procura Generale di Busto Arsizio? Quanto meno la teniamo informata di come le autorità locali non seguano con la dovuta attenzione la questione salute dei propri cittadini, e sopra tutto di come non si prendano i necessari e doverosi provvedimenti di rimedio.
Quella della segnalazione alla Procura della Repubblica era una cosa che qualche tempo fa era stata fatta nei confronti del Presidente della Regione Formigoni, del Presidente della Provincia di Milano Penati e del Sindaco di Milano proprio perchè come responsabili della salute (con responsabilità diverse dovute al ruolo istituzionale che ricoprono). In quel caso era partita una indagine a loro carico, scaturita poi in un avviso di garanzia.
Non so come sia poi andata a finire, ma è fuor di dubbio che se durante il prossimo consiglio comunale, quando verrà discussa questa interrogazione ci sentiremo dire le solite cose trite e ritrite a cui non seguono fatti concreti, la possibilità di segnalare la questione alla Procura di Busto Arsizio non è assolutamente da escludere.