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Personalmente ritengo che 3 incontri pubblici siano pochi; gli argomenti da affrontare sul futuro del nostro territorio sono molteplici, basta avere la volontà di incontrare la gente e di confrontarsi. Futuro delle zone delocalizzate, rilancio e vocazione delle frazioni, la tutela ambientale, il futuro dell’agricoltura a Lonate, il commercio, etc. Questo potrebbero essere alcuni temi di incontri specifici da tenersi nelle prossime settimane. A Gallarate gli incontri si tengono ormai con una cadenza quasi svizzera, idem a Samarate.
E’ innegabile quindi chiedersi, se chi amministra Lonate ha la voglia di ascoltare, di confrontarsi e di ragionare insieme ai propri cittadini su temi che sono basilari e fondamentali.
Le ultime frasi dell’Assessore poi sono l’ennesima smentita di se stesso. Se qualche mese fa per stessa ammissione dell’Assessore i tempi li decideva il tecnico incaricato Giuliani, ora scopriamo che saranno decisi dal tecnico comunale e quindi dalla parte amministrativa e burocratica del Comune di Lonate Pozzolo.
Ma la parte politica, quando se ne vorrà occupare?
Cinque anni dall’incarico per la stesura del PGT (un tempo biblico) e adesso se i cittadini non sono ancora informati sulle scelte, è responsabilità dell’ufficio tecnico.
Per fare dichiarazioni di questo tipo bisogna avere la faccia di “palta”.
Ancora dieci giorni (lo dice il tecnico) e poi voilà: ecco il PGT!
Ma le carte di questo strumento (PGT), lo studio incaricato le tiene chiuse in cassaforte? E mai possibile che siano stati consegnati solo dei file da scaricare?
L’amministrazione comunale, l’intera maggioranza (almeno spero) su che cosa hanno lavorato e (eventualmente) confrontato per giungere alla stesura finale del PGT? Hanno mai visto delle cartografie?
Trovo questo modo di agire sempre più urtante e offensivo del buon senso.
Si afferma che si aprirà il confronto con i cittadini presentando il nuovo PGT nelle frazioni e capoluogo. Ma quale confronto potrà esserci su uno strumento che è rimasto in gestazione per cinque anni e in trenta giorni si dovranno muovere eventuali osservazioni? E poi il confronto è reale e concreto solo se lo si alimenta durante la fase di formazione del PGT, non dopo. Presa in giro, questa è la sostanza di questo modo di operare. La tanto decantata trasparenza amministrativa è paragonabile ad un collutorio per sciacquarsi la bocca.
L’aver fatto e tenuto tutto nascosto non può che provocare dei dubbi sulle scelte effettuate, scelte che si spera non siano favori.