2 pensieri riguardo “SEA: Vicepresidente vs. Presidente”

  1. Il Sole 24 Ore è il giornale di Confindustria. Il fatto che Confindustria abbia scelto di dare così grande risalto a questa ultima “malpensata” di Giuseppe Bonomi la dice lunga sull’opinione del mondo industriale nei confronti dell’avvocato presidente di Sea, Gli ultimi giorni nell’hangar trascorrono sempre più tristi e solitari.

    VivaViaGaggio, che – al contrario è sempre piena di gioia e di vita – si raduna oggi in Via Gaggio (ore 18.00 – sede del parco del Ticino, sotto il portico) per registrare del nuovo materiale di “Prendiamola Con Filosofia”, i nostri approfondimenti culturali sui temi ambientali. La visione è consiglia principalmente a chi sostiene che siamo capaci solo di dire di no.

    Ammollo qua la prima puntata: http://bit.ly/pFHktu (altre quattro sono già in linea) e una valanga di altre aspettano a giorni la pubblicazione. Invitiamo anche Giuseppe Bonomi, va’. Se scavalca il filo spinato di Via Molinelli, è subito lì.

    Viva Malpensa fino a Via Molinelli, da lì in poi… Viva Via Gaggio!

  2. Non voglio difendere Bonomi ne accusare nessuno, ma purtroppo il sistema Italia nel corso di quest’ultimo decennio di casi simile ne ha visti tanti forse troppi.
    Troppe volte in nome di una forte accelerazione dei tempi burocratici, si è provveduto a modificare la normativa lasciando aperti enormi spazi per “operazioni” dalle tinte fosche o poco trasparenti.
    A volte invece si è volutamente modificata la normativa per favorire un sistema privo di controlli sulle scelte e sugli appalti.
    Il caso della definizione stessa di GRANDE EVENTO, e le conseguenti decisioni che ne derivano sono forse l’esempio più clamoroso. Una definizione volutamente aperta che da la possibilità a pochi di stabilire cosa è GRANDE EVENTO e cosa non lo è (anche se tutto è stato definito come GRANDE EVENTO), e soprattutto agire di conseguenza in deroga rispetto a tempi, aste pubbliche ha messo in evidenza un sistema pieno di falle.
    Se i casi sono tanti, e la querelle che gravita intorno alla questione “GRANDI EVENTI” l’ha dimostrato perfettamente, quello che emerge anche da quest’articolo è che il rischio di vedere nuovi casi di corruzione, appalti pilotati, favori milionari agli amici e conoscenti che era classica del sistema della Prima Repubblica, fondamentalmente non è sparito ma ha solo cambiato casacca e immagine.

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