L’assessore Cattaneo propone una “lobby territoriale” per dare forza alle richieste da rivolgere a Roma. Mi sembra però una lobby un po’ strana quella che ha in mente l’assessore regionale, perché si dà come obiettivo la soluzione di due problemi (cito il giornalista):
- lo scippo della tassa d’imbarco;
- l’ampliamento dei due terminal della brughiera.
Sulla prima questione non ho dubbi: tutti sono d’accordo a chiedere al governo di Roma (che ha gli stessi “colori” del governo della Regione Lombardia) il rispetto degli impegni presi riguardo la destinazione delle tasse d’imbarco.
Quando si passa poi alla seconda questione emergono (anche in questi due articoli) delle differenze molto significative:
- i sindaci richiedono una VAS (Valutazione Ambientale Strategica) preliminare alla discussione del MasterPlan; analoga posizione è quella espressa da Stefano Tosi (consigliere regionale del PD);
- Alessandro Colucci (Lega Nord – Assessore ai Sistemi verdi e paesaggio della Regione Lombardia) ritiene che basti “chiarire l’impatto dell’opera integrando la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale)” e quindi senza che sia necessaria alcuna VAS (che, ricordo, è profondamente diversa dalla VIA);
- Raffaele Cattaneo (PDL – Assessore alle Infrastrutture e Mobilità) sostiene che “i viaggiatori cresceranno e noi dobbiamo farci trovare preparati” e io interpreto queste affermazioni come un piano sostegno alla realizzazione completa di quanto previsto dal Master Plan.
Come farà una “lobby territoriale” a portare avanti posizioni così diverse? Quali risultati saprà ottenere?


