2 pensieri riguardo “E il campagnone?”

  1. Ancora una volta il Sindaco racconta bugie. Non è stata solo attenzione ad un’ipotesi presentata dal privato. Ma molto di più. Vi è una delibera di Consiglio Comunale la n.13 del 28-03-2008 dal titolo “Atto di programmazione di indirizzo in merito all’accordo di programma relativo all’intervento denominato Treperquattro in località Tornavento”.Chiaro il significato? Si può considerare semplice attenzione come dice il Sindaco? Ma non è tutto. Le cose inesatte per giustificare questa “attenzione” sono ancor più gravi. Si sostiene che quest’ipotesi si collegherebbe alla già attuata operazione Avioport. Nulla di più falso può essere sostenuto. Primo perché quella programmazione urbanistica non era comunale ma bensì di Piano d’Area Malpensa (dunque una programmazione di legge regionale); secondo perché quell’area, oggi occupata da diversi capannoni (55.000 mq.), era degradata e totalmente da recuperare. Forse a qualcuno sfugge qual’era lo scenario edilizio di qualche tempo fa. In quell’ambito vi erano situazioni di degrado e abbandono che non rappresentavano certamente una buona immagine di Lonate. Occupare il campagnone significa invece snaturare la realtà di Tornavento e non la continuità di un recupero.
    Ma per essere più preciso riporto parte del contenuto della delibera consigliare con la quale si dava mandato al Sindaco di proporre l’accordo di programma:

    Richiamati i contenuti urbanistici di massima dell’idea progettuale presentata, che prevede,
    su complessivi mq. 332.230 di superficie territoriale, un’edificazione di mq.90.000 di s.l.p.,
    suddivisi in: destinazione logistica mq.75.000 di s.l.p., destinazione direzionale mq. 13.000 di s.l.p.,
    destinazione residenziale mq 2.000 di s.l.p., con una verifica dello standard iniziale così prevista:
    mq.38.000 per la logistica, mq.13.000 per il direzionale, mq. 1.590 per il residenziale per una
    superficie totale standard da verificare tramite cessione o asservimento pari a mq. 52.590,
    parametro verificato tramite le cessioni a favore dell’Ente pubblico di circa mq. 70.000, come
    evidenziato con tinta verde, nell’All. 4 tavola 3 “Planivolumetrico”;

    i numeri indicati nella delibera sono di difficile lettura ai più, ma nella sostanza significano un dato di saturazione dell’intero campagnone; in sostanza si parte dal dato base di mq 332.230 di superficie territoriale per ritrovarci alla fine con un dato residuale di verde sparso, di contorno, pari a circa 70.000 mq.. Tutto il resto è destinato all’intervento, dagli spazi destinati alle strutture a quelli di manovra.
    Un ulteriore passo della delibera recita così:

    Valutato altresì che si ritiene doveroso approfondire tutte le possibilità che il nostro
    territorio può fornire anche nella logica di non subire solo le inibizioni territoriali derivanti da
    impegnative rinunce quali la delocalizzazione di tante famiglie, ma di “utilizzare” le iniziative
    imprenditoriali degli operatori privati per portare un nuovo valore aggiunto ad un Comune, che fino
    ad ora, dal Piano Territoriale d’Area Malpensa ha vissuto maggiormente le limitazioni e i vincoli;

    questo passaggio è l’esempio di come si ragiona a riguardo del territorio. Abbiamo subito la delocalizzazione? Allora riscattiamoci con altri interventi e non importa se questi sono urbanisticamente devastanti.

    Per completare questo commento aggiungo ancora stralci della delibera:

    1. di dare mandato al Sig. Sindaco, sulla base di quanto in premessa enunciato, di proporre un
    Accordo di Programma ex art.34 del D.Lgs.267/00 al fine di delineare con gli Enti competenti i
    contenuti urbanistici e tecnici per la trasformazione urbanistica dell’area sita a Tornavento, tra il
    centro abitato e l’intervento della Cava Maggia, così identificata:

    2. di chiedere al Sig. Sindaco in sede di Conferenza dei Rappresentanti ed al Responsabile Tecnico
    nominato in Segreteria Tecnica di attivare, sia per quanto riguarda le attenzioni progettuali, sia per
    quanto riguarda gli aspetti convenzionali relativi alle obbligazioni aggiuntive, la massima
    attenzione affinchè la soluzione progettuale proposta sia sostenibile sotto ogni punto di vista ed il
    più possibile vantaggiosa per la Comunità Lonatese;
    3. di specificare che tale iniziativa annulla la precedente proposta formulata dalla proprietà in sede
    di revisione del PTA Malpensa;

    Mi sembra superfluo aggiungere che quella del Sindaco non è stata e non è una semplice attenzione ad ipotesi avanzate dal privato.
    A quando un ripensamento con la revoca della delibera?

  2. Non capisco a quale titolo il giornalista, che peraltro non ho mai avuto il piacere di conoscere, inserisca a detta Sua “il mio pensiero” in questo articolo associandomi pro o contro alle dichiarazioni dei soggetti citati…
    Se desidera srivere la mia opinione in merito ad un argomento sarebbe bene che almeno mi si intervisti..o no?

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