«Il piano degli aumenti tariffari – pagati dalle compagnie aeree ma in buona parte poi girati sui passeggeri – è ormai definito». Un po’ come scavarsi la fossa con le proprie mani. «si sta verificando la possibilità di meglio calibrare l’impatto della terza pista, che verosimilmente verrà a realizzazione oltre il 2015». Puah! Terza pista, né ora, né nel 2015, né mai. I colonialisti – sEa chiaro – stiano alla larga dal nostro territorio.
A caricar sedie, oggi, eravamo in sei. Senza preavviso, mi sono trovato al volante di questo “tir”. E nei precedenti ventidue anni di patente, il mezzo più grosso da me guidato era stata una IPSILONDIÈCI!
Anche oggi abbiamo fatto del bene per la nostra comunità morente. Una comunità minacciata da chiunque: dalla malavita, dai piani futuri della Malpensa, dalla mala-politica che vorrebbe affondare le fauci sul nostro territorio, ma soprattutto dalla nostra indifferenza e dal silenzio interessato e complice di qualcuno.
Anche oggi abbiamo fatto del bene per Lonate Pozzolo. Prima di tutto, perché non ho ammazzato nessuno col camion; secondo, perché abbiamo lavorato per costruire una comunità, la nostra. Una comunità non delocalizzata, non con i mattoni alle finestre e nelle menti e nel cuore, ma presente e viva.
La fonte è di quelle importanti Il Sole 24 ore, dove rispetto ad altri giornali si approfondiscono i discorsi da un punto di vista soprattutto economico.
Ma occorre fare alcune riflessioni generali: Sea-Enac vogliono aumentare le tariffe aeroportuali che i vettori pagano alla società di gestione. Assaereo (e non i soliti ambientalisti rompic…. della domenica) hanno decisamente bocciato questa operazione (http://www.assaereo.it/pubblica/news/SpotNews.asp?ID=105&Titolo=TARIFFE%20AEROPORTUALI%20ITALIANE%20IN%20LINEA%20CON%20LA%20MEDIA%20EUROPEA) con motivazioni che sono peraltro condivisibili oltre a dimostrare che SEA in questi anni si è comportata da furbetta.
Come si diceva la tariffe aumentate verranno dalle compagnie aeree riversate sui costi dei biglietti (quindi sui cittadini) e siccome Malpensa dal dopo Alitalia è stata salvata grazie alle compagnie low coast è facile intuire come diventi difficile per le compagnie stesse giustificare questi aumenti. Leggendo il verbale della riunione del giorno 8 Febbraio quindi è possibile leggere le dichiarazioni del Direttore Generale di EasyJet che si schiera apertamente contro la realizzazione della terza pista, così come il rappresentante dei consumatori che invita a far funzionare meglio e in maniera più razionale l’aeroporto con due piste, migliorando anche i servizi forniti alle stesse compagnie aeree riconosciuti come scarsi per il costo chiesto e sicuramente inferiori (a parità di tariffe) rispetto agli altri aeroporti italiani ed europei.
Il messaggio quindi è se vogliamo sviluppare il traffico (sempre in assenza di un combinato di VIA e VAS che stabilisca una volta per tutte fino a che punto questo territorio può sopportare gli impatti di Malpensa e non solo), facciamolo non aumentando le tariffe, spendendo le risorse economiche per far funzionare meglio il sistema Malpensa.
Riporto una frase di un illustre Economista che insegna alla Bocconi, tale Jarach che non meno di un anno fa in merito alla questione della terza pista affermava “La terza pista a Malpensa? Si, ma per il circo”.
«Il piano degli aumenti tariffari – pagati dalle compagnie aeree ma in buona parte poi girati sui passeggeri – è ormai definito». Un po’ come scavarsi la fossa con le proprie mani. «si sta verificando la possibilità di meglio calibrare l’impatto della terza pista, che verosimilmente verrà a realizzazione oltre il 2015». Puah! Terza pista, né ora, né nel 2015, né mai. I colonialisti – sEa chiaro – stiano alla larga dal nostro territorio.
Stamattina abbiamo allestito la sala, che accoglierà l’evento di domani pomeriggio alle quattro. Ricordo anche la breve visita guidata in brughiera alle tre.
A caricar sedie, oggi, eravamo in sei. Senza preavviso, mi sono trovato al volante di questo “tir”. E nei precedenti ventidue anni di patente, il mezzo più grosso da me guidato era stata una IPSILONDIÈCI!
Anche oggi abbiamo fatto del bene per la nostra comunità morente. Una comunità minacciata da chiunque: dalla malavita, dai piani futuri della Malpensa, dalla mala-politica che vorrebbe affondare le fauci sul nostro territorio, ma soprattutto dalla nostra indifferenza e dal silenzio interessato e complice di qualcuno.
Anche oggi abbiamo fatto del bene per Lonate Pozzolo. Prima di tutto, perché non ho ammazzato nessuno col camion; secondo, perché abbiamo lavorato per costruire una comunità, la nostra. Una comunità non delocalizzata, non con i mattoni alle finestre e nelle menti e nel cuore, ma presente e viva.
CIAO!
La fonte è di quelle importanti Il Sole 24 ore, dove rispetto ad altri giornali si approfondiscono i discorsi da un punto di vista soprattutto economico.
Ma occorre fare alcune riflessioni generali: Sea-Enac vogliono aumentare le tariffe aeroportuali che i vettori pagano alla società di gestione. Assaereo (e non i soliti ambientalisti rompic…. della domenica) hanno decisamente bocciato questa operazione (http://www.assaereo.it/pubblica/news/SpotNews.asp?ID=105&Titolo=TARIFFE%20AEROPORTUALI%20ITALIANE%20IN%20LINEA%20CON%20LA%20MEDIA%20EUROPEA) con motivazioni che sono peraltro condivisibili oltre a dimostrare che SEA in questi anni si è comportata da furbetta.
Come si diceva la tariffe aumentate verranno dalle compagnie aeree riversate sui costi dei biglietti (quindi sui cittadini) e siccome Malpensa dal dopo Alitalia è stata salvata grazie alle compagnie low coast è facile intuire come diventi difficile per le compagnie stesse giustificare questi aumenti. Leggendo il verbale della riunione del giorno 8 Febbraio quindi è possibile leggere le dichiarazioni del Direttore Generale di EasyJet che si schiera apertamente contro la realizzazione della terza pista, così come il rappresentante dei consumatori che invita a far funzionare meglio e in maniera più razionale l’aeroporto con due piste, migliorando anche i servizi forniti alle stesse compagnie aeree riconosciuti come scarsi per il costo chiesto e sicuramente inferiori (a parità di tariffe) rispetto agli altri aeroporti italiani ed europei.
Il messaggio quindi è se vogliamo sviluppare il traffico (sempre in assenza di un combinato di VIA e VAS che stabilisca una volta per tutte fino a che punto questo territorio può sopportare gli impatti di Malpensa e non solo), facciamolo non aumentando le tariffe, spendendo le risorse economiche per far funzionare meglio il sistema Malpensa.
Riporto una frase di un illustre Economista che insegna alla Bocconi, tale Jarach che non meno di un anno fa in merito alla questione della terza pista affermava “La terza pista a Malpensa? Si, ma per il circo”.