
Ho letto il nuovo libro di Nando Dalla Chiesa, “La Convergenza” (Melampo 2010). Anche in questo caso Lonate Pozzolo è ripreso come esempio di infiltrazione delle mafie nel tessuto sociale ed economico lombardo, ma non è questo che mi ha colpito.
L’aspetto più interessante del testo è che “la forza della mafia sta fuori dalla mafia“. Sono le convergenze tra gli interessi comuni, a volte voluti e “incentivati” ma più spesso inconsapevoli, e gli interessi mafiosi.
Riprendo l’apologo (raccontato da Giovanni Falcone a un giornalista) inserito proprio nel primo capitolo del libro: “Uno dei miei colleghi romani – racconta Falcone – nel 1980 va a trovare Frank Coppola, appena arrestato, e lo provoca: «Signor Coppola, che cosa è la mafia?». Il vecchio, che non è nato ieri, ci pensa su e poi ribatte: «Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia …»”
Il problema della nostra società, allora, è proprio “la prevalenza del cretino“.
Per chi fosse interessato, una recensione più dettagliata del libro si trova sul blog unoenessuno. Inoltre, venerdì 28 gennaio alle 21, presso la libreria Boragno di Busto Arsizio ci sarà una presentazione del libro con la presenza dell’autore.