Nella risposta alla nostra interrogazione, l’assessore non ha spiegato come mai la scelta della giunta Gelosa del 2005 non è stata riconfermata dalla giunta Gelosa del 2010.
Nella delibera di Consiglio Comunale n. 50 del 23 giugno 2005, si legge testualmente che “il livello di qualità della vita conseguente ad eventuali nuovi interventi con tipologia residenziale nella zone A e B delle curve di isolivello del rumore aeroportuale risulterebbe gravemente compromesso” e pertanto si è ritenuto di “riconfermare scelte che tutelino l’interesse della collettività e che gestiscano il territorio nel modo più opportuno e secondo una logica di pianificazione e programmazione degli interventi basata, dove è possibile, su una riqualificazione dell’esistente e sulla volontà di insediare la residenza dove la qualità della vita possa non essere danneggiata”.
Quindi Gelosa-bis smentisce Gelosa.
Forse perché è cambiato il modo di valutare la qualità della vita?
Non si ritiene più necessario tutelare l’interesse della colletività?
Oppure c’è sotto qualche altro tipo di valutazione?
E cosa significano le parole di Rivolta sulla delocalizzazione?

Se c’è stato un errore storico (e c’è stato), è quello di avere costruito nella fascia di territorio che da sempre (e sottolineo sempre) è stata interessata dal passaggio degli aeromobili. Prima con il PdiF poi con il PRG si è previsto lo sviluppo edilizio nella zona “ Moncucco”. La miopia politica di chi ha governato Lonate e il conseguente avvallo della Regione Lombardia è il vero errore storico. La meraviglia del Sindaco e della Giunta Comunale è pari alla scoperta dell’acqua calda. Che pur essendo una buona scoperta non è proprio da primato. Ma bando all’ironia, la cosa è estremamente seria. Pensate che “ l’errore storico” dichiarato da Rivolta è fondato sul “mi pare di avere visto delle carte che affermano che il rumore in quelle fasce non è tale da giustificare la delocalizzazione”. Insomma si fanno dichiarazioni sulla base dello sbirciare le carte in qualche cassetto della Regione o di qualche altro ente. Siamo a livelli di pettegolezzo fatto al bar. Se Rivolta conosce, in modo certo, di documenti che provano il contrario dell’attuazione della delocalizzazione, ha il dovere, anzi l’obbligo politico, di comunicare ufficialmente all’intero Consiglio Comunale di Lonate. Se no sono solo panzane che servono a giustificare il cambio di rotta dell’amministrazione Gelosa nel permettere di costruire residenza nella fascia A delle curve di isolivello. Fascia A che per scelta e riconferma politica della precedente giunta Gelosa era inibita a tale destinazione. In sostanza Rivolta sta dicendo al suo Sindaco che ha fatto una grossa “cappellata “. Questo è un modo irresponsabile di condurre il settore urbanistica di Lonate Pozzolo. Basterebbe pensare che non più di tre mesi fa, queste aree della delocalizzazione, sono state proposte in fiera a Milano come ambiti di potenzialità per uno nuovo sviluppo del territorio. E’ questo il marketing territoriale promosso da Rivolta?
E il Sindaco non sa dire altro che vi è una contraddizione tra le previsioni del PRG e lo sviluppo di malpensa? E’ proprio la scoperta dell’acqua calda.
Se a Lonate quello della delocalizzazione è considerato un errore storico da Rivolta e dal silenzio del Sindaco Gelosa, è bene ricordare alcuni fatti che coinvolgono i tre Comuni. Quando l’operazione del primo bando per la delocalizzazione è iniziata, Gelosa era vice sindaco di Ferno e assessore all’urbanistica. Da quella posizione con la Sindaco Colombo, ha preteso e ottenuto che anche Ferno rientrasse nell’operazione. Dico questo perché a Ferno le curve isofoniche non erano individuate nelle cartografie della normativa. E ancora oggi resta in me il dubbio che tutto si sia svolto nel pieno rispetto della legge, quantomeno sono state date interpretazioni molto forzate. Questo mette in evidenza comportamenti incoerenti, dettati esclusivamente da opportunismo politico. Ma questa è una caratteristica di alcuni soggetti politici. Inoltre è stata fatta una forte pressione politica perché si potesse giungere al secondo bando della delocalizzazione con la normativa aggiustata e allargata, in modo tale da fare rientrare tutti nell’operazione. E adesso si parla di errore storico?
No, sono sempre più convinto il tutto serve a giustificare il ritorno alla residenza della fascia di isolivello A. Di nuovo l’opportunismo politico.
Tutto questo denota come vi sia assenza di pensiero politico a riguardo dei nuovi assetti urbanistici di Lonate Pozzolo. La Giunta precedente e quella attuale, hanno inventato mille e uno motivi pur di non aprire un vero dibattito e confronto sul futuro urbanistico del comune. Questo è il vero errore storico.