Un altro libro che parla di criminalità organizzata, un altro libro in cui Lonate Pozzolo viene citato per le intimidazioni e gli omicidi della ‘ndrangheta.
Mi preme riportarne almeno due passaggi.
Il primo è ripreso dalla prefazione di Gian Carlo Caselli:
In Italia, per certi ambienti politico-culturali il vero peccato non è la mafia, ma raccontarla. Coloro che fanno affari con la mafia amano il silenzio e molti “osservatori” lo praticano normalmente, con un’attitudine a piegare la schiena che è piuttosto diffusa
Il secondo invece fa riferimento alle parole di Borsellino:
«Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene» diceva il giudice Borsellino. La parola è un mitra senza proiettili che instilla germi; germi di consapevolezza, germi di coscienza, germi di libertà.