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Mi rallegro del corretto utilizzo del nome Via Sofficino™, in passato orribilmente americanizzato in Sofficino Road. La lettera dei miei legali – con l’accento sulla “e” – ha evidentemente sortito gli effetti sperati. Bravi legali. Se fossi premier, li farei subito onorevoli (e s’i’ fosse foco, arderei ‘l mondo).
Parliamo, allora, di questa Via Sofficino! Come sta andando la folle gara a eliminazione fra Salvarisparmio, Tigros, Carrefour Market, Gigante e Bennet (extra-comunitario)? Il colosso di Vanzaghello sta davvero inghiottendo Gigante e Carrefour Market, così come prefigurato prima della sua apertura? Pare di no. Anzi, più fonti mi segnalano che il volume di affari del Bennet non sia proprio quello sperato e che molti contratti a termine non siano stati rinnovati. Informazioni, tutte da verificare. Io al Bennet ci sono stato una volta sola o forse due (ma se mi mettono ancora la Paella dei Quattro Salti in Padella in offerta ci torno tutte le settimane). Spero in qualche opera di sano dossieraggio da parte dei nostri cari giornalisti locali.
Sigla.
“Ci siamo trovati con una delibera di consiglio comunale che prevedeva 15000 mq di commerciale …. E noi lo riduciamo a 7500mq…”. Ancora una volta il Sindaco Gelosa si esprime volutamente in modo poco chiaro. Ancora una volta la mancanza di coraggio politico di assumersi le proprie responsabilità e il tentativo di fare ricadere su altri le scelte impopolari.
Il cosiddetto Polo della Stazione è stato oggetto di una approfondita discussione negli anni 2002/2003 dalla giunta di centro sinistra guidata da Canziani. L’ipotesi urbanistica, ricadente interamante in ambito agricolo così come lo è oggi, prevedeva lo sviluppo di quell’area (circa 120.000 mq.) attraverso interventi che riguardavano il settore alberghiero, direzionale, ludico/sportivo, residenziale, parcheggio interrato, istituzionale e ovviamente anche il commerciale. Ipotesi urbanistica approvata dal Consiglio Comunale alla fine del 2003 come proposta di variante al Piano d’Area Malpensa. Proposta che giace ancora (chissà perché?) in qualche cassetto della Regione Lombardia. Dunque mai approvata. Dunque urbanisticamente inesistente e inattuabile se non attraverso specifica variante da compiersi ora. Dunque il Sindaco Gelosa non ha trovato proprio un bel nulla che lo obblighi e lo costringa ad operare nell’area della stazione. Semmai è doveroso ricordare le scelte d’indirizzo politico urbanistico compiute dal Gelosa Sindaco di Lonate. Partiamo dall’approvazione del Documento d’Inquadramento Urbanistico (luglio 2006) dove è confermata la scelta dello sviluppo del polo della stazione. Veniamo poi alla proposta (?) di PGT dove anche qui l’ipotesi polo stazione è confermata.
Dunque non è più possibile ascoltare un Sindaco che continua a scaricare su altri la responsabilità di scelte che sono esclusivamente sue. Se l’ipotesi della giunta di centro sinistra del 2003 non è condivisibile la si bocci, eventualmente si modifichi, ma non ci si appelli, per giustificarsi (di che cosa?) a documenti e delibere che non fissano proprio un bel niente in termini di variante.
Certo è che lo spazio dell’area della stazione, non può essere sviluppato partendo dalla realizzazione del centro commerciale. Se così sarà, vorrà dire che tutto il resto non troverà attuazione. Cioè l’ipotesi del nuovo sviluppo di collegamento e cerniera tra Lonate e Ferno rimarranno solo un sogno. Significa che la stazione non troverà, per il futuro di questi paesi, un’adeguata considerazione.
L’ipotesi del centro commerciale e basta, è solo pura speculazione. Non può essere svincolata da uno sviluppo complessivo dell’intera area. E’ necessario fissare un percorso che individui criteri, modi e tempi per garantire una crescita equilibrata rispetto alle realtà esistenti. Diversamente avremo un ulteriore svuotamento dei centri storici.
Sarebbe interessante sapere qual’era il pensiero dell’allora vice sindaco di Ferno sull’ipotesi dello sviluppo del polo della stazione. Per non creare confusione, l’allora vice sindaco era il Gelosa attuale Sindaco di Lonate.
Come diceva Renzo Arbore in una pubblicità: meditate gente, meditate.
Se allarghiamo il modus operandi alla gestione della 3^ Pista, fossi Roberto o Walter sarei leggermente preoccupato..