PDL e terza pista

Non mi piace molto la frase “…Il primo cittadino lonatese, seguito da tutta la sua maggioranza e da parte dell’opposizione, DA TEMPO porta avanti la battaglia contro la terza pista…”

A furia di dirlo poi magari ci si convince, ma io continuo a ricordare un silenzio assordante sulla vicenda, che è durato anni, tanto è vero che nessuno si è neanche mai sognato di relazionare dopo il viaggio negli Stati Uniti fatto dall’amministrazione (nella scorsa legislatura) per visionare lo studio della Mitre, almeno per dire “ci piace/non ci piace” o, ancora meglio, per spiegare quali sarebbero stati gli effetti sul territorio lonatese in base a quello studio.

La verità è che la presentazione della mozione contro la terza pista da parte dei Democratici Uniti ha “costretto” ad esprimersi ufficialmente, uscendo dal solito “titolo personale”.

La Prealpina del 18 giugno 2010
La Prealpina del 18 giugno 2010

Malpensa – Europa

La Provincia di Varese di giovedì 17 giugno 2010

Facciamo due conti: nel 2009 Malpensa ha fatto 17,5 milioni di passeggeri (dati Assaeroporti). L’aeroporto di Londra Gatwick è arrivato nel 2007 a più di 36 milioni di passeggeri (i dati ACI sono ben sintetizzati su wikipedia) pur avendo due piste più vicine di quelle di Malpensa (basta confrontare le immagini di Google Maps dei due aeroporti: Gatwick e Malpensa). Quindi, nell’ipotesi che si avverino le previsioni illustrate nell’articolo (e ci sarebbe da discutere sull’attendibilità delle previsioni a così lungo termine, visto quello che è successo negli ultimi dieci anni), Malpensa potrebbe sopportare i prossimi vent’anni di crescita anche senza la terza pista: basterebbe copiare l’organizzazione di Gatwick. O no?

Lotta all’evasione


Per il prossimo Consiglio Comunale abbiamo presentato una mozione (qui il testo) affinché il Comune di Lonate Pozzolo aderisca al protocollo ANCI dello scorso novembre 2009 che prevede una fattiva collaborazione dei Comuni nella lotta all’evasione fiscale, ricevendo in cambio una quota degli importi recuperati.

In questo modo, oltre a lavorare per una vera equità fiscale, si potrebbe anche dare un po’ di respiro alle casse comunali sempre in sofferenza.