7 pensieri riguardo “Il Presepe della Contrada Borgo”

  1. Il presepe è bellissimo, la divisione del paese in contrade è una comica.

    …e chi si ricorda il Palio? Senza storia, senza idee. Nacque già morto e nessuno ne pianse la prematura scomparsa. Più d’uno, al contrario, si domandò perché nacque.

    A proposito di presepe, vorrei condividere una mia fonte di sconvolgimento alla lettura di una bestemmia, recapitata nella mia cassetta della posta: “CARREFOUR SALVA IL TUO NATALE”. Pensavo che il messaggio escatologico cattolico si fondasse su una grotta e su una croce, senza passare per un centro commerciale. Amico lonatese cattolico, non ti indigni per la colonizzazione pagana di una festa religiosa, con l’aggravante dei futili motivi commerciali? CIAO!

    1. Condivido la seconda parte e penso che l’indignazione di chi si è adirato a proposito del Crocefisso dovrebbe trasformarsi in rivolta (della coscienza) di fronte al paganesimo che circonda il Natale. Ma mi sembra giusto che ciascuno abbia le proprie credenze e convinzioni.

      Per quanto riguarda il Palio.. beh mi permetto di dissentire. E fortemente, e ancor più perchè, più che un parere, mi sembra un giudizio decisivo senza una motivazione.
      Innanzi tutto la divisione in contrade faceva e fa male a nessuno: che si voglia o meno e per un motivo o altro, esistevano e dunque un po’ di storia c’è.
      Secondo, potrebbe far bene dal punto di vista sociale creare un motivo per “uscire da casa”:forse quando c’eran le contrade (anche solo le ultime IN SU’ e IN GIO’)si socializzava di più e l’integrazione con chi non era nato a Lonate avveniva ed è avvenuta senza traumi.
      Terzo, il Palio non limitava la partecipazione ad alcuno ma le contrade si potevano arricchire di nuove presenze.
      Poi però capisco che Lonate è una piazza difficile per qualsiasi iniziativa: però liquidarne una dicendo che è una comica contribuisce solo a rendere ancora più sterile il terreno lonatese.
      Il fatto che fosse senza idee, è solo perchè nessuno è stato in grado di portare quella vincente?
      Ma allora il discorso cambia: forse mancavano le menti migliori?
      Invece credo che ogni iniziativa, naturalmente non violenta e dunque non offensiva dei diritti di tutti debba essere apprezzata, anche se non si condivide.

      1. E’ giusto che ciascuno abbia le proprie “credenze”.
        Il vero problema sono gli armadi dove si tengono anche gli scheletri.

      2. Hai ragione, Loi. Sono stato sbrigativo e indelicato. Chiedo venia, soprattutto alle persone che si sono prodigate per l’organizzazione delle passate edizioni. Non mi ricordo nemmeno quante ne siano state realizzate.

        Una domanda, davvero non so: perché il Palio non si fa più? Perché, secondo te, non ha attecchito? Nella vicina Ferno – non Siena – è durato per più tempo e a avuto un avuto tutto un altro blasone.

        Ciao, ancora perdóno.

      3. Io credo che qualche personalismo o protagonismo eccessivo, più che l’inserimento di persone schierate politicamente, abbia dato il colpo di grazia ad una iniziativa che, in verità, non era ben vista da tutti. E qui veramente mi sfuggono le motivazioni..

      4. Caro Loi, grazie per la risposta.
        Prima di tutto ti dico che, ogni volta che leggo il tuo nick, pur se con la “i” e non col la “y”, penso al grande Nanni e mi sento bene.
        Secondo, sul perché l’iniziativa fosse mal vista…non so bene. Vedi che, anche io, in automatico e senza neanche sapere razionalmente perché, appena ho sentito la parola “palio” mi è venuto da bollare l’iniziativa in malomodo, con poco rispetto per chi ai tempi si era onestamente impegnato. È stato un rigurgito di lonatesità delle più becere, la lonatesità brontolona e criticona in fila all’ufficio postale, dal panettiere o dietro al bancone del bar. Tutti bravi a parlar male, nessuno che abbia il coraggio o la voglia di fare.Mi bacchetto da solo.

        Eppure, Loi, ora che ci penso… sì, avevano dato fastidio gli interventi dei “soliti noti”, che avevano messo il cappello – tutto politico e propagandistico – a un’iniziativa in sè bella. Essere strumentalizzati non piace a nessuno. Quelle edizioni del palio a orologeria destarono sospetto.

        C’era poi la componente della tradizione e con la tradizione non si scherza. La riproposizione delle contrade era stata per forza di cose posticcia e artefatta. I nomi erano quelli ma le zone assolutamente no, non sempre. Ripeto: PER FORZA DI COSE. La Lonate di un tempo non è la Lonate di oggi, l’urbanizzazione ha cambiato confini e distribuzione spaziale degli abitanti. Meglio sarebbe stato trovare altre soluzioni. Era una cosa calata dall’alto, nessun legame. A Siena si è contradaioli prima che senesi. ‘sta cosa delle contrade a Lonate è stata davvero un azzardo, un progetto ambizioso ma con pochissime fondamenta. Infatti franò.
        Fantastica, geniale, invece era la divisione del paese fra IN GIÙ e IN SU. I resoconti che ho letto sulle vecchie “La Nona Campana” sono esaltanti. IN SU/IN GIÙ: semplice ma efficace. Soprattutto, vera; Lonate, in pendenza, è sul serio!

        Si potrà ancora tentare di riproporre il Palio? Chissà… la ProLoco potrebbe pensarci. E io, se sarò ancora a Lonate Pozzolo, darei una mano. Lo giuro sulla bandiera del… ehm, non so il nome della mia contrada…!

        CIAO AI LONATESI!

  2. Ciao Rob.
    Così ti sento meglio: col tuo pensiero motivato e con le critiche che tu ritieni opportune. Anch’io penso che la divisione andava cambiata perchè non aderente alla realtà storica. Anch’io penso che la politica (con la m minuscola) era in agguato, ma la causa maggiore del naufragio purtroppo è da imputare.. non lo so.
    Lonate è difficile..non so perchè..nonostante certe classifiche la pongono tra i borghi più felici!!!

Lascia un commento