3 pensieri riguardo “Furto in abitazione a Tornavento”

  1. Furti nelle case, morti violente, incendi dolosi: …e la stampa locale si esalta. Ci sguazza a meraviglia, gli articoli si sprecano. Carta stampata, ridotta a bollettino delle “sfighe”.

    Sogno, invece, una stampa locale che si erge a paladina del giornalismo di inchiesta. Vorrei editori che impartissero un chiaro compito ai loro giornalisti e dessero loro gli opportuni mezzi per realizzarlo: «andate a cercare Le Notizie». Chi, se non la stampa locale, che immagino più libera dal giogo dei poteri forti?

    Mi piacerebbe leggere dei benzinai che fanno un pieno di 72 litri a una macchina con un serbatoio da 55. Mi piacerebbe confrontarmi su opinioni critiche riguardo a quanto accade in paese. Amerei conoscere e veder valorizzate anche le belle storie nascoste, di cui un Comune comunque è pieno.

    Delle disgrazie del vicino o della figlia del dottore a me frega veramente poco.

    Buona domenica a tutti i lonatesi.

  2. Perdonami Roberto, tutto ok sul discorso dei giornalisti, però è anche giusto dare risalto alla cronaca. E’ comunque uno strumento (non l’unico) per “analizzare” cosa succede sul territorio comunale. Se non c’è cronaca, vuol dire che siamo in un paese “perfetto”. Purtroppo non è così.
    Grazie e ciao a tutti.
    Paolo

    1. Altro che perdonarti, caro Paolo. Anzi, ti ringrazio. Sai, parlare da solo non è mai bello. E scrivere nemmeno.
      Concordo con tutto quello che scrivi tu. Io ne facevo un discorso di proporzioni.

      L’esaltazione massima della stampa locale è… – ta-dah – il mitico in-ci-den-te (o comunque la disgrazia) mor-ta-le. E via con la foto della carta d’identità, la scena coi rottami (col sangue è il non plus ultra), le dichiarazioni commosse di amici, vicini, conoscenti e pubbliche autorità. «Era una brava persona», comunque si dirà. Un articolo, due, tre, più se ne fa e meglio è.
      Riflettori indebitamente accesi su faccende private, privatissime.

      In generale, anche nella politica locale, è un tipo di cronaca “seduto”. Queste sono scelte editoriali, non lacune del singolo giornalista. Sono condizioni di lavoro che si prospettano. Anche sulla recente storia dell’amianto, ad esempio, i giornali hanno fatto da cassa di risonanza delle diverse parti in causa. E va be’… L’inchiesta, l’opinione, il reportage? Questi sconosciuti.

      Quandomai la stampa locale qua a Lonate Pozzolo ha scovato una notizia? Finché ci si limita a telefonare ai soliti rappresentanti locali della maggioranza e della minoranza, a copiare i testi delle delibere comunali e ad attingere da altri giornali (o dal blog dei Democratici Uniti stesso), non si offre un servizio di poi così grande utilità. Mi pare che a volte l’urgenza di riempire una pagina porti a un lavoro di minimo sforzo e massima resa.

      Tra altro, anche se le notizie sono pubblicate su richiesta e concordate coi diretti protagonisti, mi pare che poi questi ultimi siano spesso scontenti. In consiglio comunale in più di un’occasione ci si è lamentati dei titoli e dei testi degli articoli.

      A ogni modo, questo tipo di giornalismo poco d’inchiesta mi pare scaldi poco il cuore e accenda poco l’interesse dei cittadini. A leggere la cronaca locale è più che altro la limitata cerchia di persone direttamente coinvolte. Un’arena ristretta.
      Ora, grazie al blog dei Democratici Uniti e a http://www.legalonate.org, c’è maggior interesse per quello che “succede in città”. Che la stampa locale sia un po’ più coraggiosa, orsù. Ripeto, sono scelte editoriali e non dei singoli giornalisti.

      Buona settimana a tutti i lonatesi. Occhio che nevica, lo dice http://www.ilmeteo.it (loro sì che fanno servizi di indagine!!!)

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